Ven. Apr 26th, 2024

Ci sono una trentina di indagati nell’inchiesta che, il 14 dicembre scorso ha portato all’arresto del consigliere comunale di Reggio Calabria Antonino Castorina del Pd per plurime fattispecie di falso e reati elettorali commessi in occasione delle comunali del 20 e 21 settembre scorso. Si tratta di presidenti di seggio, segretari e scrutatori che in queste ore hanno ricevuto un avviso di garanzia perché indagati con l’accusa di aver alterato i registri e le liste elettorali delle otto sezioni su cui sono in corso accertamenti della Digos coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dai pm Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo. Gli avvisi – di cui parla il sito “LaC” – secondo quanto si è appreso stamani in ambienti della Procura sono un atto dovuto per poter procedere agli interrogatori degli stessi. D’altronde, anche il gip Stefania Rachele, che a dicembre ha emesso l’ordinanza di arresto per Castorina, lo aveva scritto: “La falsificazione e alterazione dei registri e delle schede elettorali è stata commessa dall’indagato con ignoti in corso di identificazione i quali, certamente, vanno individuati e ricercati tra i presidenti dei vari seggi elettorali e tra gli scrutatori”.

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