Oltre a lavorare, 24 ore su 24, contro la criminalità organizzata, sacrificando anche la propria famiglia e i propri affetti, il Procuratore Capo di Catanzaro, dr. Nicola Gratteri, prosegue la propria di sensibilizzazione e divulgazione, sulla pericolosità delle mafie, soprattutto in quest’epoca drammatica, contrassegnata dalla pandemia, con la presentazione di “Ossigeno Illegale”. Il libro, scritto assieme al docente universitario e giornalista, prof. Antonio Nicaso, è edito da Mondadori. Lo snodo centrale dell’opera, su cui Gratteri e Nicaso insistono, è legato al fatto che «sono in molti a essere avvezzi alla logica della corruzione, ovvero a quella forma di “ossigeno illegale” che altera le regole del mercato e stravolge i principi della democrazia». Per fermare questo scandaloso e letale fenomeno, che non riguarda soltanto il nostro Paese ma è ormai di portata globale, secondo il dottor Gratteri, è necessario proporre riforme e leggi più incisive, condivise dall’intera Europa, che possano finalmente liberarci «da quelle ambigue articolazioni di potere dedite alla propria conservazione, pronte a saccheggiare qualsiasi risorsa calpestando ogni cosa, anche la pietà». Il magistrato che tutto il mondo ci invidia, ha presentato l’opera a Galatone, a Taranto e a Molfetta e le presenze, contingentate, sono state tantissime. Molte persone avrebbero voluto prendere parte agli eventi, organizzati dalla Casa Editrice, in collaborazione con librerie locali, ma le limitazioni causa Covid lo hanno impedito. Ma non hanno impedito, però, di registrare il grande affetto e la popolarità di cui gode il magistrato geracese nel nostro Paese, oltre che all’estero. Un uomo che ha speso e sta spendendo la propria vita, per la causa della Vera Giustizia è, infatti, molto amato e apprezzato da tutte le persone di buona volontà e da milioni di cittadini onesti che vedono in lui il più grande simbolo e il migliore interprete della lotta al male, in Italia e nel mondo.
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