Ven. Apr 26th, 2024

“E’ paradossale che con l’avvio di una stagione turistica che prevede un nuovo boom di presenze in Calabria, il sistema aeroportuale finisca per rappresentare un collo di bottiglia a causa della grave crisi di liquidità della Sacal. La società ha informato i lavoratori di un ritardo nel pagamento degli stipendi di maggio e giugno. Una situazione di enorme gravità, perché riguarda le famiglie di 280 lavoratori e di altri 80 stagionali. Il covid non può giustificare una crisi così preoccupante di una società a partecipazione pubblica, che paga evidentemente una gestione poco attenta ed efficiente”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue: “E’ lecito chiedersi se a pagare la crisi della Sacal siano solo i lavoratori con i loro stipendi, o anche il management, che ha trascinato la società aeroportuale in questa situazione. Voglio sperare che la necessità di fare economia abbia riguardato anche benefit e ogni genere di spesa non necessaria. Soprattutto auspico che, nel prossimo Cda, la parte pubblica proceda alla ricapitalizzazione, per scongiurare il rischio, o il disegno, che gli aeroporti calabresi finiscano in mani private”.

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