Sab. Apr 27th, 2024

di Raffaella Silvestro

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

INFRASTRUTTURE E RETI DI COMUNICAZIONE: IL FUTURO È TECNOLOGICO

Il 5G cosa potrebbe significare per il Mezzogiorno in termini di superamento di gap con il Nord?

Luigi De Vecchis, presidente Huawei Italia: «Ciò che è possibile fare col 5G lo abbiamo visto realizzato in varie parti del mondo ma in Italia siamo fanalino di coda. Come gruppo Huawei in Toscana e Campania abbiamo già realizzato un sistema di riconoscimento dei rumori all’interno delle aree protette. Sempre in Italia insieme alla regione Sardegna e al Csr4, abbiamo realizzato la città Smart più avanzata del mondo che è a Cagliari. A Cagliari il sindaco ha la possibilità di gestire il proprio territorio: ad esempio prevedere quando sta arrivando una bomba d’acqua, gestire traffico, parcheggi. Una sorta di cervello che il sindaco ha a disposizione per prendere decisioni» «Per la prevenzione della criminalità informatica, inoltre, si è investito 5,5 trilioni di dollari (2 milioni di volte il nostro debito). Per questo paese possiamo essere un valore».

In Inwit stanno studiando una scatoletta che potrebbe sostituire il cablaggio e non è invasiva come ponti.

«Ci sono soluzioni tecnologiche sul mercato che possono risolvere questi problemi – ha illustrato Giovanni Ferigo, Ad Inwit –   lo abbiamo sperimentato a Sperlonga. Con queste scatolette riusciamo a garantire la copertura multioperatore in posti inaccessibili.

I borghi sono oggetto dei nostri studi perché stanno morendo proprio perché non c’è connessione non si può lavorare in smart working. Per lo sviluppo del Mezzogiorno è necessario superare i limiti che hanno caratterizzato il Sud del nostro Paese, anche in termini di infrastrutturazione digitale. Le soluzioni digitali sono potenti abilitatori per uno sviluppo sostenibile e noi come Inwit lavoriamo a questa transizione a supporto degli operatori, anche nello sviluppo del 5G».

Tasso di digitalizzazione della Calabria rispetto alla Lombardia. In tutto questo gap l’università come contribuisce?

Santo Marcello Zimbone, rettore UniMed di Reggio Calabria: «Noi come università c’eravamo messi in cammino già due anni fa e nascerà a pochi km da qui (con la collaborazione di Huawei e Tim) il più grande campus con servizi integrati da Napoli in giù.

Riteniamo che l’università non solo debba rafforzare collegamento col mondo delle imprese ma debba aiutare anche gli enti locali. La capacità di progettazione che è stata richiamata prima, e che non c’è, è una cosa che non si può improvvisare da un momento all’altro. Il campus Smart, a Saline Joniche, sarà un luogo in cui relazionarsi».

Conclude il talk Giuseppe Smorto, giornalista di Repubblica, con una provocazione: «Il problema del cellulare che non prende in rapporto ai problemi che ci sono in Calabria è niente. I bambini calabresi partono svantaggiati rispetto ai bambini Lombardi. Questa è una colpa clamorosa della politica degli ultimi 10 e 20 anni. La politica ha guardato al Nord ed il gap si è allargato. Quel dato sulla connettività lo potete replicare in tutti i settori, anche nella sanità. Abbiamo questo piano per il Sud, il ventiduesimo, quindi benvenuti Huawei e Inwit»

Print Friendly, PDF & Email