Sab. Apr 27th, 2024

Tra persone nel mirino governatore Toti e infettivologo Bassetti

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Per entrare nell'associazione gli

affiliati venivano sottoposti a specifici programmi di

reclutamento e addestramento. Gli organizzatori agganciavano

prima su Facebook gli utenti no vax e poi li invitavano su

canali Telegram dove venivano mandati video su come organizzare

azioni di sabotaggio o danneggiamenti senza essere scoperti. E’

quanto emerge dall’indagine della Polizia postale che ha portato

alla perquisizione di 29 persone appartenenti a gruppi No Vax –

No Green pass.

I proseliti, chiamati ‘guerrieri’, dovevano compiere azioni

di vandalismo contro i centri vaccinali, sabotare la campagna

vaccinale e pubblicare, in maniera coordinata e ad orari

prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che

prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e

giornalisti.

Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per

i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli

insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine.

L’inchiesta era partita la scorsa estate e tra le persone finite

nel mirino dei gruppi c’erano anche il presidente della Regione

Giovanni Toti e l’infettivologo Matteo Bassetti.

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