Mer. Mag 1st, 2024

 È un padre che venne a Crotone come “vescovo dono” per la nostra comunità diocesana di Crotone-Santa Severina. Questo è il secondo Natale che il presule vivrà insieme alla comunità crotonese, e anche il secondo nel periodo d’emergenza sanitaria che è ancora in corso.

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Penso che quest’anno il Santo Natale per la nostra gente abbia tre significati importanti – ha detto stamane presso l’Episcopio l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Panzetta – E’ un Natale ancora una volta segnato da una crisi sanitaria che con l’aiuto di Dio si sta combattendo con la buona volontà delle persone a tutti i livelli. Penso che vivere queste feste ancora una volta in un tempo di crisi sanitaria ci aiuti a recuperare le cose importanti, ovvero fare i conti con la nostra vulnerabilità che Dio stesso ha scelto di abitare con il mistero dell’incarnazione. Vorrei invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà a vivere con un senso vivo di responsabilità la battaglia che stiamo vivendo, che è ancora in corso, contro il Covid”.

Questa mattina, presso i locali della Curia, il Vescovo di Crotone ha incontrato la stampa per formulare alla comunità intera gli auguri di buon Natale: “Credo che questo Natale ci faccia pensare a  vivere il senso di responsabilità ponendo in essere tutte le strategie che permette alle comunità di liberarsi di questa difficoltà – ha continuato –  mi sento di dire a tutti l’importanza della vaccinazione poichè  è un’opera importante anche dal punto di vista morale. Una strategia di contenimento, dunque, di questa pandemia. Ho insistito che i miei genitori si vaccinassero, oggi stesso farò la mia terza dose e invito tutti coloro che possono farlo, poichè è una forma di carità verso se stessi e verso gli altri che, ovviamente, possono sottoporsi a vaccinazione. La parola d’ordine per questo Natale è regalarsi questo vaccino, e donarlo a tutti coloro che sono in condizione di farlo”.

La Chiesa in questo periodo è impegnata in un itinerario sinodale dove tutti i battezzati possono prendere   parola e dire la propria sulla comunità cristiana. Il Sinodo del 2023 è un evento storico, poichè, ha continuato il presule, “prima un Sinodo interessava solo la leadership della comunità cristiana, mentre adesso il sinodo riguarderà tutti battezzati e tutte le persone che vogliono dire la propria parola sul futuro della Chiesa. Il Natale è un già un evento sinodale, Dio vuole camminare tra gli uomini, e noi vogliamo camminare insieme. Ci permette questa gioia di affrontare insieme, immaginare insieme il presente nella direzione del futuro”.

Poi, ha concluso, il più bel dono di Natale per questa diocesi sarà l’ordinazione diaconale di Don Leopoldo Arabia, “In un tempo di incertezza avere il segno di un giovane che abbia il coraggio di servire il suo presente e il suo futuro sia un bel investimento per la comunità, sia segno di speranza per i giovani per il nostro territorio“.

E, il territorio di Crotone, è segnato ancora una volta dalla bassa classifica in cui versa per la qualità della vita, per mancanza di servizi e di infrastrutture, mentre la comunità crotonese oggi deve impegnarsi, ha detto, a essere prima “nella noità“, nell’abbandono dell’individualismo a favore della crescita del territorio che può avvenire solo comunitariamente.

Poi, sorridendo, ha detto ai nostri microfoni: “Se c’è un altro augurio da fare è quello sportivo, che la nostra squadra segni qualche goal in più, è questa la speranza viva che abbiamo“.

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