Sab. Apr 27th, 2024

 Alla vigilia della riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, il territorio del Pollino preferisce rimandare il rientro degli alunni rispetto alla data stabilita in cittadella regionale. Saracena, infatti, chiude le scuole (e il sindaco chiede scusa ai ragazzi), Morano prolunga la zona arancione fino al 22 gennaio e fa slittare di conseguenza anche il rientro in classe, Mormanno, invece, manda in DAD gli studenti dal 10 al 15 gennaio.

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Non è dello stesso avviso, però, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, secondo cui il boom di contagi si è verificato nel periodo delle festività, quando le scuole erano tutte chiuse, rispecchiando d’altronde, l’andamento nazionale. Ben oltre 300 in effetti sono i casi di Covid attualmente in città che secondo il primo cittadino non hanno alcun legame con la presenza degli alunni nelle classi: “Si chiudono gli stadi – ha detto Lo Polito – non le scuole, perché nelle scuole si cresce e sono le uniche attività che, se svolte correttamente, hanno regole così ferree che il contagio non è possibile”.

A garanzia di ambienti scolastici sicuri, l’amministrazione ha deciso quindi di acquistare tamponi antigenici per effettuare uno screening a partire dalla prossima settimana solo per gli studenti e il personale docente e non docente, al fine di garantire il più possibile una serena prosecuzione dell’anno scolastico ed un reale tracciamento. I tamponi verranno effettuati, come già fatto in precedenza, presso l’area mercatale della città, grazie al coordinamento degli operatori della Croce Rossa di Castrovillari e all’impegno dei volontari delle altre associazioni.

Una scelta impopolare, quella di Lo Polito, che va oltre le critiche dei cittadini riguardo a questo tema: “i castrovillaresi sanno bene come la penso, la scuola si deve chiudere solo se c’è una reale minaccia”, è per questo che domani, 10 gennaio, tutti gli studenti della città torneranno a scuola così come previsto dall’ordinanza regionale.

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