I vaccinati in terapia intensiva sono
il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie
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che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del
vaccino. Per l’85% dei casi sono persone a cui sono state
somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno
ancora ricevuto la terza dose. I non vaccinati ricoverati in
rianimazione sono il 72% del totale.
“A differenza di un anno fa non siamo in lockdown e questo,
abbinato alla contagiosità elevatissima del virus, sta creando
una pressione fortissima sia sul percorso sporco che,
soprattutto, sul percorso pulito: i cittadini chiedono
giustamente di essere curati anche per patologie non Covid e,
pur se positivi ma senza sintomatologia, arrivano in ospedale
per altre malattie o per altri problemi. Penso a tutte le donne
in gravidanza che necessitano di assistenza in ostetricia ma
sono positive al Covid”, commenta il Direttore generale
dell’Ircss San Martino di Genova (ospedale sentinella) Salvatore
Giuffrida. “La riduzione dell’organico – aggiunge – determinata
dalla sospensione del personale non vaccinato, sta mettendo
sotto stress il sistema che arriva da ormai due anni di forte
tensione. Il San Martino di Genova negli ultimi tre mesi del
2021 ha superato la produzione del 2019 grazie al progetto
Restart voluto dalla Regione Liguria, ma la continua riduzione
del personale e dei posti letto porta a una inevitabile
riduzione delle attività sul percorso pulito”.