Dom. Apr 28th, 2024

Nonostante siano trascorsi quasi due anni dallo scoppio della pandemia, ci ritroviamo oggi davanti allo stesso scenario, forse addirittura peggiore: contagi elevatissimi, terapie intensive sature, le Usca oberate di lavoro, e i direttori sanitari continuano a chiedere ai sindaci – tra cui a quello di Reggio Calabria – la chiusura delle scuole per circa un mese.

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Abbiamo assistito, e purtroppo continuiamo a farlo, ad una situazione catastrofica: suicidi di padri di famiglia, perdita di posti di lavoro, attività commerciali chiuse temporaneamente prima e definitivamente poi, depressione, ansia e traumi psicologici, isolamento sociale, solitudine, diffidenza, fake news, teorie del complotto dannose e fuorvianti.

In questo triste periodo ho cercato di fare del mio meglio, grazie anche alla collaborazione dei ragazzi della Consulta giovanile, per aiutare il mio paese nella gestione dell’emergenza. Ricordo le innumerevoli consegne a domicilio di alimenti e farmaci a coloro che sono risultati positivi al Covid ma anche alle persone anziane per tutelarne l’integrità.
Inoltre, con il beneplacito della Caserma dei Carabinieri e dell’Usca di Marina di Gioiosa Jonica e d’accordo con l’assessore alla sanità Tiziana Procopio, alla dirigente Agata Varacalli e al sindaco Giuseppe Campisi, abbiamo approntato i primi tamponi drive-in subito presi d’assalto e imitati negli altri paesi jonici.

Vorrei manifestare la mia solidarietà all’USCA di Marina di Gioiosa Jonica; in particolare alla dottoressa Caracciolo, alla dottoressa Morelli, agli infermieri Marzano e Meleca, ai vecchi e ai nuovi dottori che si sono susseguiti in questo anno lavorando quotidianamente in condizioni precarie, con una strumentazione misera e fatiscente.

Nonostante gli sforzi e le misure drastiche adottate, la situazione sanitaria peggiora anziché migliorare: prima erano necessari 1/2 giorni di attesa per effettuare ufficialmente i tamponi e due giorni per conoscerne l’esito, adesso non bastano 5/6 giorni per l’esecuzione e cinque giorni per i risultati.
Il regresso è dovuto all’aumento notevole dei contagi che rendono saturi i laboratori sanitari.
Chi invoca la possibilità di eseguire i tamponi in forma privata dimentica le tante persone indigenti che non hanno la possibilità economica per avvalersi di tale servizio, ignora che la salute è un diritto indipendentemente da dove si vive.

Pensiamo davvero che con pochi spiccioli elargiti ai comuni per i buoni pasto – quasi mai diretti ai più bisognosi a causa di un sistema normativo a cui bisogna attenersi – il problema si possa risolvere?
Sicuramente grazie al vaccino i ricoveri sono diminuiti ma i casi continuano ad essere alti e ci ritroviamo ancora di fronte a chiusure forzate e a regioni colorate.

È indispensabile dunque potenziare i servizi sanitari, combattere la disinformazione, erogare aiuti più consistenti ai comuni, essere solidali e più umani nei rapporti con gli altri!
Solo percorrendo questa strada si può sperare in un miglioramento sociale ed economico del nostro Paese, in cui gli unici colori rimasti saranno il verde, il bianco e il rosso; colori – questi – che hanno reso la nostra bandiera la più iconica e tra le più apprezzate nel mondo!

Marco Pulitanó
Consigliere Comunale Ardore

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