Lun. Apr 29th, 2024
Portrait of a cheerful young pharmacist leaning on a counter at drugstore, looking at camera.

Il 2021 è stato l’anno di recupero per il mercato italiano dei prodotti venduti in farmacia, con un fatturato totale di 24,4 miliardi di euro, +3,4% rispetto al 2020 e dell’1,5% rispetto al 2019, anno benchmark pre-pandemico, e con una grande rimonta nell’ultimo trimestre dell’anno. A descrivere lo scenario è IQVIA, provider globale di dati in ambito sanitario, farmaceutico, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica. La grande rimonta è avvenuta nell’ultimo trimestre dell’anno con un +7,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il 2021, afferma Sergio Liberatore, amministratore delegato di IQVIA Italia, “è stato un anno di ripresa per la farmacia. L’introduzione di misure per contenere l’emergenza Covid ha generato un grande aumento di traffico in farmacia particolarmente nell’ultimo trimestre dell’anno, causando lunghe code davanti alle farmacie. I farmacisti sono stati chiamati a fronteggiare l’emergenza accelerando il servizio di tamponatura”. Guardando i singoli panieri di prodotti, secondo IQVIA, il comparto etico (medicine da prescrizione), che nel 2021 ha rappresentato il 57% delle vendite in farmacia, ha registrato un aumento a valori dell’1,8% rispetto al 2020 arrivando a 13,9 miliardi di euro. Complessivamente il comparto commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) in farmacia ha segnato un aumento del 5,7% rispetto al 2020. In questo ambito il comparto dei prodotti da banco senza obbligo di prescrizione ha visto un aumento del 2,5% nel 2021 rispetto al 2020 arrivando a 2,18 miliardi di euro. Le classi che hanno contribuito di più a questa crescita di fine anno sono state tosse e raffreddore e analgesici che nel 2020 hanno subito una battuta d’arresto. Gli integratori nutraceutici sono arrivati a un fatturato di 4,09 miliardi di euro con un aumento rispetto al 2020 del 7,7%. In generale, la farmacia ha sentito l’effetto Omicron. Infatti, il paniere dei prodotti Covid, cioè quello del parafarmaco e dei dispositivi medici (ossimetri, termometri, mascherine, kit di auto-diagnosi Covid, ecc.), ha trainato la farmacia con un aumento di quasi il 14% a 1,97 miliardi di euro rispetto al 2020 e di quasi il 25% rispetto al 2019. (ANSA).
CR/

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