Ven. Apr 26th, 2024

Adottata delibera approvazione relazione su gestione 2020

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La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato la relazione sulla gestione 2020 dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, ora “Autorità di sistema portuale Mari Tirreno Meridionale e Ionio”, snodo strategico nel traffico di merci tramite container nel Mediterraneo. L’Autorità, oltre a quello di Gioia Tauro, gestisce i porti di Palmi, Crotone, Corigliano Calabro e Vibo Valentia. “Con una movimentazione di 3.193.364 Teu (2.522.876 nel 2019), pari al 78% (70% nel 2019) del totale nazionale – afferma la Corte dei conti nella delibera di approvazione – il porto di Gioia Tauro si conferma leader nel segmento del transhipment, con un andamento 2020 che conferma il rilancio dell’infrastruttura, nonostante il calo mondiale di circolazione delle merci dovuto alla pandemia. Con la nomina nel 2018 del Presidente della nuova ‘Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio’, si completa la riforma portuale nazionale, più volte raccomandata dalla Corte. Sul fronte dei dati contabili, positivi i saldi principali 2020, eccetto il saldo di parte capitale, e tutti in miglioramento rispetto al 2019 malgrado la crisi pandemica. L’avanzo finanziario nella competenza dell’esercizio è triplicato rispetto al 2019 (10,5 milioni di euro), con un risultato parte corrente (11,9 milioni) rettificato da un saldo negativo parte capitale di 1,4 milioni. L’avanzo di amministrazione (131,7 milioni di euro) è in aumento del 9% sul 2019, con una quota vincolata di 91,1 milioni, di cui 1,3 milioni destinati al fondo trattamento di fine rapporto, 10,8 milioni al fondo per rischi, oneri e contenzioso e 79 milioni alla realizzazione di opere e lavori secondo previsioni del Piano operativo triennale. Al netto di quanto precede, rientra nella disponibilità gestionale dell’ente la parte residua di 40,49 milioni di euro”. “L’avanzo economico – sottolinea ancora la Corte – è positivo per 12,2 milioni, in forte aumento rispetto al 2019 (+130%). Il patrimonio netto, a fine esercizio 2020, raggiunge i 128,4 milioni di euro (+10,5%). La consistenza di cassa, in aumento rispetto al 2019, passa da 141 milioni di euro a oltre 151. In lieve calo i dati 2020 relativi all’accertamento dei canoni demaniali (3 milioni di euro, a fronte dei 3,3 del 2019). Migliora, invece, la capacità di riscossione dell’ente, che passa dal 72% del 2019 al 92% del 2020. L’assenza dei Piani regolatori portuali (di Gioia Tauro, Crotone e Corigliano Calabro, non ancora approvati per mancanza dei prescritti, rispettivi pareri, hanno indotto la Corte a ribadire, in linea con le precedenti relazioni, che l’adozione dei Piani, strumenti fondamentali per la corretta pianificazione dello sviluppo strutturale dell’ambito portuale, è da considerarsi non più rinviabile”. Dalle analisi di contesto, la Sezione controllo, valutando l’aumento dei residui attivi e passivi riferiti agli anni precedenti come “sintomo di una criticità nella programmazione e nella realizzazione delle opere e dei lavori portuali”, sottolinea quanto già espresso nei referti precedenti, e cioè che “si definisca l’effettivo incasso dei finanziamenti in conto capitale, per avviare e completare le opere programmate”, auspicando “un’azione di pungolo e di indirizzo in tal senso anche da parte del Ministero vigilante”. I magistrati contabili, infine, definiscono “necessaria, per il futuro, l’adozione, di uno strumento di pianificazione che includa in un cronoprogramma raccordato con le risorse di bilancio, le opere già programmate e quelle future. Ciò a fini di trasparenza e rendicontazione dello stato di attuazione delle opere da realizzare, con verifica, dato il tempo trascorso dalla loro programmazione e le mutazioni conseguenti all’istituzione della nuova Autorità di sistema portuale, circa il loro essere ancora in linea con i vigenti strumenti di pianificazione del porto”.

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