Lun. Apr 29th, 2024

Quest’anno il Comune di Siderno, ormai fuori dal dissesto finanziario, potrà finalmente programmare una diminuzione dell’Imposta municipale unica (Imu) sugli immobili. Sono di questo avviso i rappresentanti del movimento Siderno 2030 che in una nota ricordano come l’imposta in questione da circa sette anni sia stata «obbligatoriamente mantenuta ai livelli massimi per effetto delle disposizioni legislative poste a carico degli enti che si trovano in stato di dissesto». Adesso che il Comune ne è uscito e nel momento in cui per i Comuni si avvicina la stagione dell’approvazione dei bilanci di previsione 2022, che di norma è preceduta dalla determinazione delle tariffe e delle aliquote da applicare sulle varie imposte comunali, l’amministrazione sidernese potrebbe abbassare l’aliquota.

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«Le entrate derivanti dalla riscossione dell’Imu – spiega Siderno 2030 – contrariamente alle altre imposte comunali, non sono soggette alla copertura parziale o integrale di un determinato servizio fornito dall’ente alla comunità ma contribuiscono in modo indifferenziato a sostenere le spese correnti e quelle in conto capitale e per il rimborso dei prestiti. Riteniamo quindi che la riduzione del gettito, conseguente alla riduzione dell’aliquota, potrà essere compensato dai maggiori introiti derivanti dall’attività di lotta all’evasione ed elusione dei tributi, di maggiore riscossione di altre imposte minori e del servizio idrico delegate a società esterne. Al riguardo, l’Amministrazione comunale in più occasioni ha affermato che tali attività saranno più efficienti di quelle sin qui poste in atto (dall’ufficio tributi) e sapranno certamente garantire un maggiore flusso finanziario rispetto a quello finora riscosso. Anche la mancata necessità di fare ricorso all’indebitamento a carico delle casse comunali con Cassa Ddpp o altri istituti di credito per la sottoscrizione di mutui necessari all’effettuazione di investimenti, considerate le molteplici risorse messe a disposizione dai vari fondi comunitari, nazionali e regionali senza oneri per l’ Ente comunale, contribuirà a mantenere l’equilibrio del bilancio di previsione 2022».

Nella sostanza, secondo il gruppo di minoranza in Consiglio comunale, «si tratta semplicemente di mettere in atto quella volontà politica propagandata dalla maggioranza di venire incontro ai cittadini attraverso la riduzione dei tributi, soprattutto in questo particolare momento storico caratterizzato da aumenti generalizzati delle bollette di luce, gas e dei prezzi dei prodotti di prima necessità a seguito dell’incremento del costo delle materie prime. Tutto ciò andrà – aggiunge – ad aggiungersi ai maggiori oneri ricadenti sulle famiglie per effetto dell’imminente riforma del catasto, che determinerà un significativo incremento del valore catastale degli immobili sui quali calcolare l’imu. Siamo certi che l’Amministrazione comunale, adottando questa scelta – scrive Siderno 2030 – saprà mostrarsi vicina ai cittadini anche in relazione alla sempre più insistente svalutazione del patrimonio immobiliare sul nostro territorio. Questa circostanza è stata confermata da un recente studio che ha messo in rilievo una percentuale di immobili invenduti molto alta, che aggrava ancora di più gli oneri dei nostri concittadini proprietari di immobili, che non hanno di certo il profilo economico dei palazzinari ma, in prevalenza, quello dei piccoli risparmiatori».

Fatte queste considerazioni il movimento Siderno 2030, rappresentato in Consiglio comunale da Stefano Archinà, Massimo Diano e Domenico Sorace conclude assicuranddo di «attendere fiduciosi di poter approvare in Consiglio comunale la riduzione dell’aliquota Imu o quanto meno una migliore definizione della stessa attraverso una modulazione sulla base della tipologia degli immobili e del loro utilizzo».

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