Lun. Apr 29th, 2024

Il Consiglio regionale ha approvato il Programma regionale Calabria FESR/FSE plus 2021/2027, in attuazione del REG,(CE) n. 1060/2021 e del Rapporto ambientale di VAS. Sul punto l’Aula ha avviato un veloce dibattito che è stato aperto dal consigliere Raffaele Mammoliti (Pd). Nel riconoscere l’importanza del documento strategico Mammoliti ha lamentato la mancanza di una visione politica. “Manca un orizzonte strategico – ha detto – in un documento che ci consente di utilizzare le risorse europee che ci sono state assegnate. Ma con quale obiettivo?” – si è chiesto concludendo che il compito di una Regione non è solo quello di raggiungere i target di spesa previsti. A rispondergli l’assessore Fausto Orsomarso che ha ricordato che già nel corso dell’Amministrazione Santelli era iniziata l’opera di consultazione con il territorio, le parti sociali. “E il frutto di quel lavoro è ancora presente nei tabelloni ancora esposti nella hall della cittadella regionale”. Pasqualina Straface (Forza Italia) ha elencato i punti salienti del POR, “a cominciare – ha ricordato – dai 160 mln di euro del più grande programma che riguarda l’assistenza tecnica delle Amministrazioni. Partecipazione, gioco di squadra, sinergie istituzionali – ha concluso – sono gli ingredienti che porteranno questo documento, questa programmazione, ad essere vincente per lo sviluppo della Calabria”. Chiudendo il dibattito, il consigliere Antonio Montuoro (FdI), presidente della Seconda commissione Bilancio, Programmazione, economica e attività produttive, affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero, ha fatto alcune precisazioni rispetto alle questioni sollevate dal consigliere Mammoliti. “Rilievi – ha detto – che non rispondono alla realtà”. Sulla domanda su quale impatto avrà il programma, “il compito sarà anche nostro – ha affermato – Per questo al dirigente generale del Dipartimento Programmazione comunitaria Maurizio Nicolai ho chiesto sedute periodiche per monitorare l’andamento della spesa e il suo impatto sul territorio. Sarà fatta una verifica del lavoro svolto. Se riusciamo tutti a collaborare, maggioranza ed opposizione su quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, sono sicuro – ha concluso Montuoro – che riusciremo a fare la differenza”.

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Pd: “Finanziamenti a pioggia e nessuna visione di insieme per il futuro della Calabria”

“Non è confortante quanto emerge dall’esame della programmazione europea per gli anni 2021-2027 elaborata dalla giunta. E la lacunosità degli interventi previsti, uniti alla loro parcellizzazione, ci lascia preoccupati anche per quel che riguarda la messa a terra delle risorse inserite nel Pnrr”. I consiglieri regionali del Pd Nicola Irto, Ernesto Alecci, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Raffaele Mammoliti, esprimono forti critiche alla programmazione della spesa europea arrivata a palazzo Campanella. “Dopo un’attenta analisi del contesto che ci troviamo a vivere, con le emergenze economiche determinate da due anni di pandemia da Covid 19 e lo scoppio della guerra in Ucraina, la programmazione europea che ci troviamo a discutere diventa fumosa. Si perde in un’analisi minuziosa del contesto calabrese in cui ci si trova operare e con difficoltà amplificate rispetto al resto dell’Europa proprio a causa della pregressa fragilità della sua economia e del suo tessuto sociale. Come è avvenuto già per altri documenti e normative sottoposte all’attenzione del Consiglio regionale in questa legislatura, però, ad un’analisi dei problemi non seguono le soluzioni. Né viene immaginata un’idea complessiva dello sviluppo futuro della nostra Regione in un arco temporale fondamentale che arriva fino al 2027. La spesa viene parcellizzata in centinaia di obiettivi e priorità.  Non emergono chiaramente i collegamenti fra le singole azioni di spesa che, inoltre, con grande difficoltà possono essere inseriti in un quadro unitario. Se l’obiettivo di un documento di programmazione è quello di legare strategicamente gli interventi fra loro e renderli sinergici, questo sforzo risulta totalmente assente. Siamo davanti a  una lista della spesa di interventi molto finemente dettagliata, ma di cui non si coglie una direzione strategica. Obiettivi, indicatori, risorse, analisi economiche sono sviluppate con sufficiente dettaglio, ma senza avere un’anima. Il programma, poi, si dimostra molto complesso da gestire con connessioni sia orizzontali, sia verticali degli innumerevoli obiettivi e priorità. Un programma del genere ha bisogno di un robusto sistema di governance e di controllo per produrre risultati unitari e potere funzionare in modo adeguato. Di questo non vi è traccia nella programmazione e tutto lascia pensare che lo schema di governance rispecchi quello dei precedenti programmi. E se già con programmi più semplici la gestione è stata molto precaria, con un programma di tale complessità si rischia l’ingorgo e lo stallo”. “Manca, infine – concludono – in modo totale un’idea di quale Calabria si vuole progettare e di quale modello di sviluppo si vuole dare a questa regione.  Ed è l’aspetto più grave e, ribadiamo, desta preoccupazione anche per gli investimenti da realizzare con il Pnrr sui quali continua ad esserci enorme incertezza”.

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