Dom. Apr 28th, 2024

Padre Rocco Spagnolo, nato ad Acquaro (VV) nel 1953, è il secondo successore di padre Vincenzo Idà  (per il quale è stata avviata la causa di beatificazione) fondatore dei Padri Missionari dell’Evangelizzazione e delle Suore Missionarie del Catechismo.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Dopo il liceo classico, ha conseguito i gradi accademici in Teologia presso la Pontificia Università  Lateranense, specializzandosi in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma).

Ha al suo attivo una lunga esperienza di docenza in vari istituti.

E’ stato parroco per tredici anni a Gioiosa Jonica (RC), diocesi di Locri-Gerace, dove gli è stato conferito l’incarico di responsabile diocesano per la pastorale familiare.

Per lungo tempo è stato assistente regionale del MASCI (Movimento Adulti Scouts Cattolici Italiani), su nomina della Conferenza Episcopale Calabra.

Scrittore (ha pubblicato per le edizioni San Paolo e per altre importanti case editrici), giornalista, uomo di profonda spiritualità e cultura, padre Rocco è stimatissimo e amato in molti ambienti, per la propria onestà intellettuale, per il proprio carisma e schiettezza con la quale affronta tematiche fondamentali e importanti, in campo etico, spirituale ed esistenziale. Da poco ha aggiunto, al suo ricco apostolato,  la creazione di Gemma Tv, Portavoce di speranza, una web tv di ispirazione cattolica .

A lui abbiamo rivolto alcune domande. A queste, seguiranno, nei prossimi giorni, altre, su vari temi.

Perché la gente, oggi, dovrebbe ascoltare l’annuncio del vangelo, visto che molti non credono in Dio e non si ha più la concezione che possa esistere “il peccato”?

Dovrebbe ascoltare l’annuncio del Vangelo per un semplice motivo: Cristo oltre che svelare Dio all’uomo, svela l’uomo all’uomo stesso. C’è la centralità della persona umana.

L’Evangelo va sempre di pari passo con la “promozione umana”. Si promuove evangelizzando e si evangelizza promuovendo. La via della Chiesa, quindi, è l’uomo.

Il Vangelo umanizza, non è spiritualismo disincarnato o dottrina.

Basti guardare dove sono passati i santi.  Prendiamo Madre Teresa di Calcutta.

Cosa è successo? Col suo operato c’è stato più vita o meno vita?

Più umanità, più promozione umana o meno umanità?

Purtroppo si è perso il senso del peccato perché si è perso il senso di Dio.

Ecco, allora, l’urgenza di una  “nuova evangelizzazione”, da farsi con i linguaggi e i mezzi di oggi. Occorre saper abitare la contemporaneità, senza nostalgie del passato o fughe in avanti.

Cosa pensa si debba fare per coinvolgere i giovani, soprattutto, a conoscere il Signore?

Non parlare “dei” ma “con” i giovani. Stare con loro. Hanno bisogno di testimoni e non solo di maestri. L’esemplarità trascina. E’ l’unica ad essere credibile.

Oggi dobbiamo fornire ali per farli volare. Dare sogni, ideali, valori.

Se dovesse parlare a un ateo, come gli spiegherebbe il senso della preghiera?

Non gliela spiegherei. Sarebbe tempo “perso”.  Credo, a volte, le parole non servono.

Gli direi, invece, le stesse parole di Gesù: “Vieni e vedi”.

Lo inviterei, quindi, a venire per esempio al Santuario “Nostra Signora dello Scoglio”, a partecipare alle nostre preghiere per sentire il sapore dell’eterno, o a partecipare alla preghiera dei certosini di Serra San Bruno o delle suore di clausura della Visitazione. Lo inviterei a fare esperienza diretta ed onesta del bene che, in mille modi, tante persone, nel mondo intero, fanno e promuovono. Per me l’ateo non è “un senza Dio, ma è “ uno che, disperatamente, cerca Dio”. Più che di parole, c’è bisogno di esperienza.

Entrando in un tema di cui tanto si discute, oggi, a suo parere l’aborto è un diritto per le donne?

Assolutamente no. L’aborto è stato definito dal Concilio Vaticano II: “abominevole delitto”.

Un delitto non può essere mai un diritto!

Ricordo lo slogano delle femministe italiane: “l’utero è mio e me lo gestisco io”. Rispondo: l’utero si, ma non quello che contiene. E’ solo il ricettacolo della vita umana. Essa, cioè la vita, è sacra, inviolabile, dal momento del concepimento, fino alla morte naturale.

Si dovrebbe sapere che esistono leggi fatte dagli uomini che possono essere sbagliate e che viene prima la “coscienza” e poi la legge degli uomini. Infatti è prevista “l’obiezione di coscienza”. La legge è giusta quando tutela “valori”. Siccome questa sull’aborto non lo fa o se lo fa, lo fa a scapito della vita innocente e indifesa, per me è una legge  sbagliata e, quindi, da abrogare.

L’11 dicembre 1979, Madre Teresa  di Calcutta, ricevette il premio Nobel per la pace e nella motivazione del premio si legge :  “Una caratteristica del suo lavoro è stato il rispetto dell’essere umano, per la sua dignità e il valore innato, il suo impegno per l’inviolabilità della dignità di ogni uomo”.

Quel giorno, a Oslo, ricevendo il prestigioso riconoscimento, la Santa però disse qualcosa di molto forte, senza tentennamenti, davanti ai potenti e al mondo intero: “Io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa … Oggi il più grande distruttore della pace è l’aborto. Tante persone sono molto preoccupate per i bambini in India, per i bambini in Africa, dove tanti ne muoiono di malnutrizione, di fame e così via, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo… è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla … Per favore non distruggete i bambini, li prenderemo noi”, aggiunse santa Teresa di Calcutta.

L’uomo di oggi è diverso da quello di ieri?

Sicuramente si. L’uomo di oggi ha più cultura, più studi, più benessere,  è cosmopolita, cioè cittadino del mondo quindi, ha più opportunità rispetto all’uomo della società agricola. C’è il rifiuto, nel mondo occidentale, della religione tradizionale cattolica, ma c’è anche una ricerca di etica e di trascendenza. Ecco perché la Chiesa dovrebbe avere la spiritualità come prima preoccupazione e poi la dottrina e la morale. Le persone sono alla ricerca di senso, del mistero, dell’incontro con l’Eterno.

Ecco perché crediamo che l’evangelizzazione vera, seria sia quella di presentare e far incontrare una Persona: Gesù Cristo!

C’è bisogno di Cristoterapia oggi, come ieri, come domani, come sempre.

L’ha detto Lui stesso : “Venite a me, voi tutti … ( Mt 11, 28 )” perché  “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14, 6).

Print Friendly, PDF & Email