Lun. Mag 6th, 2024

Riportiamo, qui di seguito, una nota integrale dell’iniziativa della Dott.ssa Elena Quarta iscritta all’Albo Docenti della Scuola Superiore Esecuzione Penale “Piersanti Mattarella”

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Il 26   Agosto 2022  alle h 3 p.m. Perù – h. 22:00 Italia presso la  Corte Superior De Justicia De Junín  (Huancayo, Perù ) si è svolta la conferenza “ Derechos civiles de los condenados y procesados” che ha avuto come relatrice la Dott.ssa Elena Quarta Docente de la Escuela Superior de la Magistratura de Italia, Directora del Área “Derecho penitenciario” dell’Instituto Jurídico “Arte del derecho” de Lima. La Conferenza era rivolta a jueces y juezas, personal jurisdiccional, administrativo y secigristas de la CSJJU, operadores de justicia y pùblico en general.

La Dott.ssa Quarta ha rivolto i saluti iniziali al  Presidente de la Corte Superior de Justicia de Junín Dr. Luis Miguel Samaniego Cornelio , e ringraziato per il gentile invito  il juez superior Dr. Edwin Ricardo Corrales Melgarejo, Presidente de la Comisión General de Capacitación y a tutta l’equipe organizzativa.  Ha poi salutato la  Dra Susan Carrera Túpac Yupanqui Jueza del Quinto Judzado Penal Especializado en Delitos de Corrupción de Funcionarios ( Panelista dell’evento) ed il  Profesor Carlos Antonio Agurto Gonzáles che ha svolto la funzione di interprete nella fase delle domande finali.
La Dott.ssa Elena Quarta ha cercato in particolare di evidenziare l’attuazione del Principio di Umanità  nell’esecuzione della pena in Italia e  fil rouge dell’intero intervento sono stati l’encomiabile operato e gli insegnamenti dell’attuale Ministra di Giustizia Marta Cartabia, con riferimento anche il periodo in cui era Presidente della Corte Costituzionale. Nel corso dell’evento internazionale si è evidenziato che a tutela del detenuto  alla supervisione da parte del Magistrato di Vigilanza si affianca la supervisione da parte della figura dei Garanti Nazionali e locali ed in particolare si è fatto riferimento alle dichiarazioni  rilasciate alla Dott.ssa Quarta da parte del Garante dei detenuti di Crotone  : “  Nell’ambito delle figure di garanzia, il Garante per i detenuti è un concetto questo di abbreviazione lessicale che  dovremmo chiamare più che altro autorità di garanzia indipendente sulla libertà personale. Riveste in particolare un ruolo di indipendenza e dal detenuto e dall’amministrazione penitenziaria e quindi consente di dare uno spazio all’indipendenza dei giudizi non tanto entrando nel merito delle controversie o delle situazioni giuridiche dei singoli privati della Libertà personale – siano essi nelle Carceri, nelle rems oppure ancora nei Centri governativi di prima accoglienza come i Cara o nei centri di identificazione a vario titolo-, ma più che altro è un’autorità di vigilanza che appunto ispeziona e rassicura nostro paese il rispetto del OPCAT ( Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura)  in ogni luogo di Restrizione della Libertà personale”.

La Dott.ssa Quarta ha poi precisato che il Garante dei detenuti di Crotone le ha evidenziato  che è più corretto parlare di garanti della Libertà personale che dei singoli detenuti perché è molto più onnicomprensivo in quanto ci sono GARANTI che, per esempio, hanno delle competenze sull’aspetto del fenomeno migratorio come  il garante Nazionale e alcuni garanti regionali , mentre l’Avv Ferraro come Garante territoriale si occupa della Casa circondariale e delle Camere di ricovero presso l’ospedale civile di Crotone.

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