Lun. Apr 29th, 2024

Per far fronte al caro bollette il governo Draghi ha varato, attraverso il decreto Aiuti bis, una serie di misure a sostegno di famiglie e imprese.

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Il “Bonus bollette”

Tra queste misure c’è anche il cosiddetto Bonus bollette. Non è in realtà un vero e proprio bonus ma è comunque una delle contromisure messe in campo per cercare di contrastare gli effetti del caro energia sugli italiani. Si tratta di una somma che le aziende possono erogare o rimborsare ai propri dipendenti per pagare le utenze domestiche come luce, acqua e gas. Rientra tra i fringe benefit, quei benefit che fanno parte del welfare aziendale e che le aziende non erogano ai dipendenti sotto forma di denaro ma con beni e servizi comunque visibili all’interno della busta paga. Sono, tra l’altro, sempre più apprezzati: nel 2021 hanno infatti rappresentato una fetta consistente dei consumi di welfare, ben il 34 per cento.

Tetto rialzato

È l’articolo 51 comma 3 del Tuir a stabilire che le somme versate dal datore di lavoro ai dipendenti sono esentate dal pagamento di contributi sociali e imposte se rimangono sotto il tetto di 258,23 euro (in quanto fringe benefit). Ma il Governo, attraverso il decreto Aiuti bis – come riporta SkyTg24 -, ha previsto che questo tetto per il 2022 venga elevato a 600 euro e le somme vengano erogate direttamente come “rimborsi da parte del datore di lavoro per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas”. Per il datore di lavoro, inoltre, si tratta di soldi interamente deducibili, che vanno pertanto a ridurre l’imponibile fiscale della società. Per il lavoratore sono somme nette, non soggette a contribuzione né a prelievo fiscale.

A chi spetta

Il Bonus bollette è rivolto ai lavoratori e le lavoratrici dipendenti, senza altri particolari requisiti o tetti di reddito da rispettare. Il dipendente deve fornire la documentazione che dimostra l’utilizzo di quella somma, ovvero la bolletta. Il bonus bollette non è un obbligo, sta alle singole aziende decidere se fornirlo ai suoi dipendenti. Nel caso, starà all’impresa comunicare con i propri dipendenti per ricevere la documentazione necessaria (le bollette) per procedere successivamente all’erogazione del benefit, fino a un massimo di 600 euro per ciascun lavoratore.

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