Sab. Mag 4th, 2024

E’ stato arrestato nella città spagnola di Fuengirola, vicino a Malaga, dopo una lunga latitanza, un 53enne originario di Melito di Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, ritenuto uno dei più pericolosi ricercati italiani. Mario Palamara al momento dell’arresto, avvenuto nel pomeriggio dell’11 ottobre, era in possesso di documenti falsi. L’uomo è risultato svolgere l’attività di broker per conto della ‘ndrangheta, radicato in Toscana e operativo nel porto di Livorno. Il 53enne è destinatario di due mandati di arresto Europeo, emessi dall’autorità giudiziaria fiorentina, a seguito di due distinte ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, per i reati di associazione per delinquere finalizzata all’importazione di sostanze stupefacenti e di importazione di ingenti quantitativi di cocaina (sono stati sequestrati circa ottocento chilogrammi stipati in container frigo), proveniente dal Sud America, nonché per i reati di fabbricazione di documenti di identificazione validi per l’espatrio falsi, aggravata dalla finalità di commettere altri reati.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

‘Ndrangheta e cocaina

Simultaneamente, al 53enne gli sono stati notificati due ulteriori mandati di arresto europeo in relazione a un ordine di esecuzione della pena, a seguito di condanna definitiva, per  14 anni e 4 mesi di reclusione inflitti per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti e concorso in riciclaggio. Risulta, al contempo, essere destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per il reato di importazione di ingenti quantità di cocaina, provvedimento emesso nel quadro di un coordinamento con quest’ufficio, assicurato con l’ausilio della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. L’arresto, spiega il procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli, è maturato grazie alla proficua sinergia investigativa effettuata tra lo Scico della Guardia di Finanza, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia- Progetto I -Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), l’Udyco Centrai della Policia National spagnola e le Squadre Mobili di Firenze e Livorno.

Print Friendly, PDF & Email