Lun. Apr 29th, 2024

Al via il Cdm chiamato a varare la manovra dopo in corso un vertice alla Camera fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e quello del Lavoro, Marina Elvira Calderone. La prima manovra del governo Meloni riscrive il sostegno a chi non ha un lavoro, puntando su una stretta dal 2024 mentre la misura a favore delle buste paga si amplia per le fasce più deboli. Dalla razionalizzazione dei bonus edilizi agli extraprofitti, passando per la tassazione delle cripto-valute. Nella manovra non ci sarebbe l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Mentre entrerebbe la decontribuzione totale per le aziende che assumono under 35

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Due terzi risorse per famiglie e aziende contro caro energia

La certezza è che due terzi delle risorse, circa 21 miliardi in deficit, saranno destinati a tutelare le famiglie e le imprese dal caro-energia. Con un mix di aiuti che va dai crediti di imposta per le imprese allo sconto benzina. Per il resto ci sono tante misure, su cui spingono i partiti , ma che devono fare i conti con una coperta molto corta: su una manovra che va verso i 32 miliardi, sul piatto resta una decina di miliardi e la regola è che ogni misura necessita di coperture nello stesso settore di intervento.

Quota 103 e nuova Opzione donna

La manovra contiene un pacchetto di misure previdenziali che è diventato più robusto con il trascorrere delle ore. Il pilastro è rappresentato dalla possibilità dal 1° gennaio 2023 di uscite anticipate con un mix formato da Quota 41 (41 anni di versamenti) e 62 anni d’età. Si tratta di una Quota 103 di fatto. Prevista anche una correzione del meccanismo di indicizzazione dei trattamenti al caro vita. A gennaio la rivalutazione piena del 7,3% sarà garantita, come previsto, agli assegni fino a quattro volte il minimo. Oltre questa soglia (circa 2.100 euro), l’adeguamento dovrebbe scattare con percentuali ridotte rispetto a quelle attuali. Cambiano anche i requisiti per accedere a Opzione donna, ovvero al pensionamento anticipato delle lavoratrici con il ricalcolo contributivo dell’assegno.

Salgono a 600 euro le pensioni minime

La maggioranza ha raggiunto un accordo per far salire fino a circa 600 euro mensili i trattamenti pensionistici più bassi. La soglia delle pensioni minime dovrebbe lievitare di qualche decina di euro l’importo, che aumenterà anche grazie alla rivalutazione del 7,3% prevista dal decreto già emanato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.Sconto su carburanti scende da 30,5 a 18,3 cents

Dal primo dicembre lo ’sconto’ sui prezzi dei carburanti si riduce, quasi dimezzandosi. Si passa dall’attuale taglio di 25 centesimi che, comprensivo di Iva, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi, ad un taglio di 15 centesimi, che con l’Iva si tradurrà a dicembre in 18,3 centesimi in meno. Fonti di governo sottolineano che la riduzione degli sconti sulla benzina a dicembre, prevista dalla bozza di decreto insieme alla legge di bilancio, non tocca gli autotrasportatori che hanno altri regimi

Manovra: taglio cuneo tutto a favore lavoratori

Il beneficio del taglio del cuneo fiscale previsto in manovra andrà interamente ai lavoratori. Lo si apprende da fonti di governo, che spiegano che questo è l’orientamento che sarebbe stato preso in vista della manovra. Il taglio prospettato dovrebbe essere di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, mentre salirebbe a 3 punti per quelli fino a 20mila euro.

Reddito, per occupabili stop in 2024: prima anno cuscinetto

Sul Reddito di cittadinanza si cambia. «Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c’è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a 8 mesi». Lo dice il sottosegretario per l’attuazione del programma Fazzolari, entrando a Palazzo Chigi dove in serata è in programma il Cdm sulla manovra. «Dal 2024 – aggiunge – rivedremo l’intero sistema, lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi è in grado di lavorare». L’idea della cancellazione immediata del beneficio già dall’1 gennaio, che avrebbe permesso di risparmiare 1,8 miliardi, è stata accantonata, sposando invece la soluzione ponte proposta dalla ministra del Lavoro Calderone . L’aiuto resterà per i poveri, su cui si valuta una lotta ai “furbetti” del reddito.

Estensione flat tax fino a 85mila euro

Nel testo della legge di bilancio esaminata ieri sera dal consiglio dei ministri entra l’aumento da 65mila a 85mila euro del limite annuo di ricavi e compensi che permette alle partite Iva di accedere alla tassa piatta del 15%. Viene introdotta una misura aggiuntiva per chi supera nel corso dell’anno i 100mila euro: in questo caso sarà previsto il ritorno immediato alla tassazione ordinaria e al regime completo di obblighi fiscali. Sul tavolo anche la Flat Tax incrementale riservata agli aumenti di reddito per chi dichiara al massimo 40mila euro l’anno.

Tassa bis sugli extra-profitti

Arriva la tassa-bis sugli extraprofitti delle imprese della filiera dell’energia. La nuova versione del contributo straordinario sarà collegata agli utili, come previsto dal regolamento europeo approvato il 6 ottobre scorso che fissa anche un livello minimo di aliquota al 33%. La tassa sarà versata in due rate, in scadenza al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2024.

La tregua fiscale è a due vie. Per i debiti fino a mille euro affidati all’agente della riscossione entro il 2015 viene previsto lo stralcio, come già accaduto nel decreto fiscale 2018 per le stesse cartelle fino al 2010. Quando l’importo è superiore, invece, si potrà chiudere la pratica versando l’intera imposta dovuta e una maggiorazione del 5% che sostituisce gli interessi e le sanzioni ordinarie. La misura, secondo le bozze, dovrebbe riguardare i carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2022.

Salta taglio Iva su pane, pasta e latte

Non ci sarà in manovra l’azzeramento dell’Iva su beni di prima necessità (pane, pasta e latte). Secondo quanto si apprende, nelle intenzioni del governo sono previste invece misure di supporto messe a disposizione dai comuni per le fasce della popolazione meno abbienti.

Più aiuti alle famiglie numerose

L’intervento consisterà in un aumento del 100% della maggiorazione forfettaria riconosciuta, dal primo gennaio 2023, alle famiglie con 4 o più figli che dunque “incasseranno” 200 euro a fronte dei 100 spettanti nel 2022. Tutto invariato per il resto della platea dei nuclei familiari, comprese le maggiorazioni per figli disabili che sono confermate, mentre per i gemelli il governo ha studiato un bonus speciale di 100 euro fino ai 3 anni di vita.

Iva al 5% per prodotti infanzia e assorbenti

Tra le altre misure che impatteranno sulle famiglie dovrebbe essere in manovra anche la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i pannolini e per gli assorbenti (cosiddetta Tampon Tax). (IlSole24Ore)

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