Dom. Apr 28th, 2024

Presente anche il neo presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo

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Una storica occasione per la Rocca di Gerace, dove in questo incantevole borgo della jonica reggina – antico sito di pertinenza feudale degli avi del sovrano monegasco, il cui cognome è Grimaldi – si è tenuta la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria per il Principe Alberto di Monaco.

Un’occasione, quindi, per rinsaldare i legami storici tra la famiglia principesca e regnante della rocca di Monaco con quella di Gerace.
Ovviamente, ad attendere il Principe regnante Sua Altezza Serenissima Alberto di Monaco, vi era il Vicesindaco del paese Rudi Lizzi, assieme all’intera Amministrazione Comunale, che ha fortemente voluto celebrare l’occasione speciale.

Presenti, durante la visita ufficiale, vi erano molte autorità del luogo, tra cui Vincenzo Speziali (di Bovalino e, questo aspetto, lo ricorda con orgoglio infinito) oltre al barone Francesco Macrì, a sua volta coniugato con Giulia dei Principi Grimaldi (appartenente, quest’ultima al ramo partenopoeo dei Grimaldi).

Proprio Speziali, da sempre pratico e aduso al ‘beau monde’ internazionale, ha avuto un’accoglienza altrettanto speciale, pure per le sue conosciute buone relazioni personali e la capacità naturale di stare in occasioni simili (tutti, difatti, ricordiamo la visita Catanzarese, del Presidente libanese, Amine Gemayel, con cui ha, notoriamente, un rapporto molto solido e familiarmente affettuoso, del quale, però, ha già chiarito di non volerne fare menzione: “non mi sento, appendice di chicchessia, né lo sono. Io sono io, basto e avanzo!”). Da notare, anche, l’invito esteso al Presidente della Camera di Commercio Catanzaro/Vibo/Crotone, il dott. Pietro Falbo, alla sua seconda uscita ufficiale.

Durante la lunga cerimonia mattutina, Vincenzo Speziali – che seguendo un rigido protocollo stabilito dal cerimoniale, attendeva il Principe di Monaco nella Sala consiliare del Comune di Gerace- ha consegnato (facendosi accompagnare dal Sindaco della sua Bovalino, avv. Vincenzo Maesano) un dono del suo Comune -particolarmente apprezzato dal regnante di Montecarlo, quasi a sottolineare il buon rapporto tra i due- e ha rivolto al Principe l’auspicio di rivederlo in terra di Calabria, in un prossimo futuro, sia a Bovalino, che a Catanzaro.
Difatti, Vincenzo Speziali, a nome del Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha preannunciato un invito che a breve, la città capoluogo di Regione, invierà alla Corte Monegasca, per avere il Principe su i tre colli.

Speziali, dal canto suo, ha tenuto a precisare, in presenza di tutte le autorità (tra cui il Sen. Ernesto Magorno e il Sindaco Metropolitano f.f., Carmelo Versace), quanto apprezzi politicamente il Vicesindaco geracese, Rudi Lizzi, per il quale nutre stima ed amicizia, oltre a militare assieme al giovane amministratore della locride, nella medesima formazione politica, ovvero il Terzo Polo, di Renzi e Calenda.

“Si farà strada questo ragazzo: me ne intendo di talenti in politica. È una persona seria, un valido amministratore e ha passione, entusiasmo, aderenza e conoscenza del territorio, ovvero requisiti essenziali per essere credibili e autorevoli, nella materia di specie. Tutto ciò è ancora più importante, se rapportato ai tristi e improbabili segni di un decadentismo della rappresentanza istituzionale, a fronte dei duscutibilissimi cooptati, stile parabadanti meneghine e pseudomediconzoli subaustriaci, ovviamente al netto della cadrega che inseguono effimeramente: mi facessero il piacere il piacere di levare le tende e tornare alle rispettive e mi auguro vere professioni. Sempre che le abbiano, poiché se qualcuno si sentisse ‘toccato’, il problema sarebbe di costoro, che ammetterebbe essere un abominio simile, non certo mio, quindi, poiché come colpa -la quale, colpa non è affatto!-  avrei solo quella di stigmatizzare un malcostume tale, per di più perpetrato in assenza del sistema elettorale proporzionale e pluripreferenziale, che infatti vige, per i comuni. Almeno lo hanno lasciato solo per essi e si vede -pure grazie a Lizzi- che qualcosa di buono discende. Ragione per cui, ripristiniamolo per tutte le competizioni di ogni ordine e grado, così formeremo una dignitosa classe dirigente e spazzeremo via le imposture autoreferenziali, sia dirette che indirette, o comunque di luce -seppur opaca!- riflessa”.

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