Gio. Mag 2nd, 2024

Lo ha sentito minacciare di morte una donna in romeno durante una telefonata a bordo del treno su cui entrambi stavano viaggiando, e avendo compreso il contenuto della conversazione ha allertato il 112, consentendo alle Forze dell’ordine di arrestare l’uomo, un romeno residente a Misano Adriatico, nel Riminese, per tentato omicidio ai danni di una connazionale residente in provincia di Modena.

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L’episodio, fa sapere la Procura modenese, risale a sabato. L’autore delle minacce è stato arrestato dagli agenti della Polfer di Modena, del commissariato di Carpi e della Squadra Mobile, e nell’udienza di convalida che si è tenuta lunedì il gip ha convalidato l’arresto, disponendo per l’indagato la custodia in carcere.

Le ingiurie e le minacce

All’origine di tutto, secondo quanto riporta l’agenzia DIRE, c’è “la conoscenza, avvenuta attraverso un sito di incontri, tra l’indagato e la persona offesa, avvenuta qualche settimana prima”. I due, spiega la Procura, avevano concordato di incontrarsi di persona a Modena, ma la donna, “insospettita dal comportamento aggressivo ed insistente dell’uomo nei giorni precedenti l’incontro”, aveva deciso di annullare l’appuntamento. Da quel momento l’indagato aveva iniziato ad “ingiuriarla e minacciarla ripetutamente, anche di morte, per costringerla a cambiare idea”, e sabato aveva deciso di “recarsi ugualmente a Modena, dopo aver nuovamente minacciato di morte la persona offesa attraverso una video chat in cui le aveva mostrato il coltello da cucina che avrebbe utilizzato contro di lei”. La donna ha poi spiegato che, nel corso della chat, l’uomo “era apparso visibilmente alterato”.

L’allarme lanciato dal passeggero minorenne

L’indagato, ricostruisce la Procura, aveva quindi preso un treno regionale per recarsi a Modena, ma essendosi assopito aveva ‘mancato’ la fermata, di conseguenza si è visto costretto a scendere a Fiorenzuola, in provincia di Piacenza, dove poi aveva preso un altro treno per Modena. Durante il tragitto “l’uomo, parlando al telefono ad alta voce con altre persone, confermava ripetutamente la volontà di uccidere la donna che si rifiutava di incontrarlo”. A quel punto è entrato in scena un passeggero minorenne, che “avendo sentito e compreso il contenuto delle conversazioni in lingua romena” ha contattato il 112 allertando i carabinieri, che a loro volta hanno “immediatamente informato il posto di Polizia ferroviaria di Modena”.

Uomo individuato e fermato

Gli agenti della Polfer di Modena, grazie alle descrizioni fornite, sono riusciti ad “individuare e fermare l’uomo in stazione”, e dopo averlo perquisito gli hanno trovato addosso e sequestrato “un grosso coltello da cucina e un altro attrezzo da punta e taglio”. Le dichiarazioni della persona offesa e del testimone oculare, il recupero delle chat, il sequestro dell’arma illegalmente portata dall’indagato e “le dichiarazioni rese anche dalla madre dell’uomo in relazione ai trascorsi giudiziari del figlio nel Paese d’origine” hanno permesso, scrive la Procura, di “acquisire una piattaforma probatoria gravemente indiziante a carico dell’indagato”, motivo per cui la stessa Procura ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto e la custodia in carcere, ritenendo che ci fosse “il pericolo di recidiva”.

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