Gio. Mag 2nd, 2024

C’è ‘mare grosso’ nella politica catanzarese. Il capoluogo di regione, è chiaro a tutti, ha un’Amministrazione Comunale con il ‘fiato corto o sul collo’, poiché, al di là delle efficienze o delle inefficienze, non si ritrova con una maggioranza stabile in aula.

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A questo, si aggiunge, un vero e proprio incidente diplomatico con il Libano, poiché l’Ambasciatrice di questo Paese, con garbo ma fermezza, ha chiesto espressamente in un’intervista rilasciata a La Nuova Calabria (qui in allegato) di non parlare a sproposito e con razzismo del Libano, soprattutto a fronte di polemiche, le quali nulla hanno a che fare con la politica, ma scivolano sul personale.

La questione è risaputa, ovvero le parole del Consigliere Comunale catanzarese Raffaele Sero `, nei confronti di Vincenzo Speziali, autentico politico di razza, che a sua volta nemmeno considera il Sero`, però tiene il punto circa il principio del galateo comportamentale.

Lo stesso Speziali, vecchia volpe della politica, il quale mai ha rinnegato la sua origine bovalinese, anzi la rivendica con orgoglio e passione, coerenza e forza.

Parliamo di ciò e considerando alcune notizie di carattere nazionale (pure da noi pubblicate), visto che Vincenzo Speziali è anche l’unico italiano membro del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana e la stessa Internazionale DC gli ha conferito l’incarico di sovrintendere il tavolo della Costituente Democristiana, in cui vi sono tutti i popolari italiani, cioè da Cesa a Mastella, da Formigoni a Cuffaro, da Tassone a Samori`, da Pionati a Rotondi, da Catone a De Luca, da Bonsignore a Baruffi e si attendono persino Tajani e Renzi.

D:Allora, Vincenzo Speziali, che accade a Catanzaro?

R: Un disastro politico, amministrativo, gestionale e civico, sotto gli occhi di tutti, ovvero a cielo aperto. Patti chiari, almeno per quanto ne ho contezza io. Solitamente non mi sbaglio, perché l’elenco è lungo, mentre il Sindaco Fiorita e la sua ‘non maggioranza’ hanno inanellato fallimenti e promesse tradite.

La vicenda del Cinema Orso, notorio bene storico, per di più vincolato e di cui io ho dato notizie precise, con documenti alla mano, agli stessi Consiglieri Comunali Riccio, Parisi e Donato, che avevano sollevato il caso e il Sindaco ha ritardato di recapitare il tutto, come da loro richiesto e a norma di legge; la non positiva gestione dell’emergenza rifiuti o la scarsa derattizzazione in corso; l’assoluta indisciplina sulle linee di indirizzo (a fronte di menefreghismo o lassismo?) sul fronte dell’inquinamento acustico e dei posteggi selvaggi; i falsi proclami -circa una discontinuità con il passato- in merito alla composizione dello staff (come riportato da Help Center Catanzaro, cioè la pagina Facebook di servizio pubblico); ed infine i due pesi e le due misure: da una parte si insolentisce l’Ambasciatrice del Libano (e con lei il suo Paese), a cui non si dà cenno, nemmeno a fronte di garbata protesta per le parole che hanno valutato offensive verso di loro e che coinvolgevano pure me, quale parte lesa, in virtù di uno scomposto attacco di un neofita politicante, ovvero Raffaele Sero` -protetto dal suo stesso (para) Partito (in dissoluzione?) cioè Azione, dallo stesso Sindaco Fiorita e dal neo Consigliere Regionale Antonello Talerico (sempre che la Cassazione confermi la stessa permanenza di quest’ultimo a Palazzo Campanella) – e dall’altro, sempre Fiorita con la sua ‘non maggioranza’ (al cui interno però c’è sempre Antonello Talerico, già candidato con Forza Italiia alle scorse regionali), che si apprestano a ricevere con tutti gli onori, non la figlia e la nipote di Alcide De Gasperi o di Aldo Moro, oppure di Helmut Khol, bensì di Fidel e Raoul Castro.

D: Si è fermato di botto, senza aggiungere altro. C’è un sottinteso implicito?

R: Sa cosa diceva il mio vecchio amico Generale Francesco Delfino? “Amico…sotto quale cielo”! Ma lei pensa che io possa mai commentare gli errori della compagine ‘fioritana, fioritesca o fioritina’? Suvvia, le ricordo che il sottoscritto è la politica, non un politcante! Non cado -anche per rispetto ai miei obblighi di appartenenza politica ed istituzionale e persino familiare (cosa che non guasta e non intendo sottacere!)- dicevo non cado in questi falli di reazione. Piuttosto vorrei sapere con che stile si accoglie persino l’Ambasciatrice Cubana e al tempo stesso si snobba, si censura, si insolentisce, l’Ambasciatrice del Libano. Non c’è nient’altro da descrivere tutto ciò se non con una parola: razzismo! Tra l’altro, vorrei capire chi paga questo convegno (di cui allego locandina!), chi si accolla le spese di viaggio, vitto e alloggio. Certo se i comunistelli di periferia (dico così, per parafrasare la celebre frase ‘comunistelli di sacrestia’), vogliono continuare a fare i comunistelli, bene, ma si riconosca ‘cittadinanza’ pure a chi non la pensa come lorsignori. E soprattutto, manifestando sentimenti di benvenuto alla figlia e nipote di costoro (i quali, notoriamente, non appartengono alla tradizione liberaldemocratica), oltre a Sua Eccellenza l’Ambasciatrice di Cuba che l’accompagna, ricordo alle due ospiti, che conto su di esse stesse, per far presente -visto che tratteranno temi legislativi italiani, quindi non del loro Paese- che la Rappresentante Diplomatica del Libano e la Repubblica Libanese, si trovano ad essere offensivamente sminuiti, proprio dall’Amministrazione Comunale che le ospiterà il prossimo 25 Febbraio.

D: Sento che sta sorridendo…

R: È vero, sorridevo, ma in modo amaro, poiché a questo punto mi viene da pensare che dovremmo fare convocare l’Ambasciatore di Cuba in Libano e fargli presente questa situazione a metà tra il grottesco e il tristemente esilarante. Va finire che così farò contento il momentaneo Consigliere Regionale Talerico, il quale sostiene l’indimostrabile, ovvero che il Governo di Beirut ragiona come se fossi io ad imporre ciò che desidero o che sono indotti da me, al netto o meno dell’errore. Roba da pazzi, dal morir dal ridere, anche se sono lusingato di questa verosimile (ma sarà vera?) ricostruzione. Sicuramente scherza, perché altrimenti ci troveremmo non un affermato avvocato (da me stimabile) e nemmeno un Consigliere Regionale pro tempore o non definitivo (si attende la Cassazione, benché sia già in Consiglio), ma un esilarante personaggio che ha senso dell’umorismo, più di Aldo Fabrizi.

E con ciò non dico che gli assomigli fisicamente. Sia chiaro, nessuno sostenga una cosa mai detta, anche se chiunque può pensare quel che vuole.

D: Mi dice che valutazione politica dà di Talerico?

R: Se per questo gliela do pure personale. A me è simpatico, lo vedo sempre spumeggiante, che si muove come una trottolino (non della canzane di Mietta e Amedeo Minghi, ovviamente, ma lasciamo la variabilità interpretativa che non mi appartiene). In più lo trovo leggiadro come pochi, vista la sua corporatura che ricorda vagamente la mia, pur se io anche in questo gli sono da meno. Magari compensero` con altro, però se lo dico lui potrebbe mettermi in bocca parole che non hanno quel significato. Insomma difende Sero` dimenticando Maurice de Talleyrand e il suo detto: “surtout pas trop de zèle”, la cui traduzione è ‘soprattutto non troppo zelo’.

Ciò premesso, non capisco cosa ci faccia con questi qui di Fiorita, pure se è Fiorita (con i suoi castristi catanzaresi) ad essere con lui o a dipendendere da lui. Infondo per Talerico è una soddisfazione, almeno questa, visto che qui può imporre -urilizzo il terminne in senso positivo. È ovvio, no?- dicevo può imporre la sua leadership, poiché come si vede già dalla sua collocazione momentanea ( è tale la condizione in Consiglio Regionale), non ravvedo Partiti Politici al suo orizzonte, pronti ad accoglierlo. Con la nostra area politica in definizione non vi è possibilità, in quanto Cesa, Tajani, Mastella (perciò Cateno De Luca) hanno avuto qualche incomprensione pregressa con lui e di conseguenza un cattivo ricordo così come mi ripetono, benché sorridono di lui (e non capisco il motivo di questi sorrisi: vai saperlo!); Fratelli d’Italia meno che mai, anche perché la mia amica Wanda (con la quale ho una sincera amicizia personale da più di trent’anni) ha subito, proprio da Talerico, invereconde polemiche e comunque non penso che Montuoro (Consigliere Regionale in carica e, a tutti gli effetti, in modo definitivo) stenderebbe ‘tappeti rossi’. Stesso dicasi per l’Assessore Regione Filippo Pietropaolo; Azione invece, fin quando ancora per poco sarà Partito, non ho sentore che lo accolga, pure conoscendo la spocchiosita`calensiana, verso chi lo ha politicamente ‘sedotto e poi abbandonato’ -per di più, da parte del caro (per me caro) Antonello Talerico- intempestivamente (ma forse perché aveva intuito come fosse fallace questo progetto, che difatti si è dimostrato tale, poiché non ha chiuso accordi con noi Democristiani); gli rimarrebbe il PD. Già, visto che pure è parte, al Comune, di questa vaga ‘non maggioranza’, la quale va dai democrat ai neo-hippycastristi di Fiorita, Bosco, Monteverde e compagni, potrà tentare di entrare nel Partito Democratico, ma non so se Alecci lo consentirà mai, perché è lui a comandare, non il mio amico Fabio Celia.

Ho la netta sensazione quindi, che se -e sottolineo se (pur non cantando come Mina, ma adorando la Divina Callas, in ossequio alla mia classe)- dicevo ho la netta sensazione che se fosse confermato il pronunciamento favorevole a Talerico in Cassazione, egli potrebbe finire la legislatura e assieme ad essa la sua carriera elettiva (almeno per il momento) con il futuro ex Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. Non sarebbe un problema, perché almeno saprebbero dove andare. Vuole sapere dove? A Cuba, ovviamente, tanto ormai se non mi meraviglia Fiorita, che canta l’inno a Che Guevara (persino con il pugno chiuso e il sigaro in bocca), certamente è uno spettacolo nel vedere in questa veste Antonello Talerico.

Che bella la vita; ti riserva sempre sorprese.

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