Sab. Apr 27th, 2024

Nasce l’azienda unica ospedaliero-universitaria ‘Renato Dulbecco’ di Catanzaro. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il rettore dell’Università Magna Grecia, Giovambattista De Sarro, hanno sottoscritto oggi, nella sede della Giunta a Catanzaro, il protocollo d’intesa che da vita alla nuova azienda frutto della fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera ‘Pugliese Ciaccio’ nell’azienda ospedaliera universitaria ‘Mater Domini’.

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Le novità

La ‘Dulbecco’ sarà un’azienda da 855 posti letto, con un fatturato annuo previsto in 400 milioni, l’attivazione di un secondo Pronto soccorso al ‘Mater Domini’, la suddivisione dei reparti a direzione universitaria e quelli a direzione ospedaliera, la nascita di una nuova scuola di specializzazione per l’emergenza-urgenza, l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile e il futuro riconoscimento di Irccs.

Il più grande hub sanitario della Calabria

Quello che si appresta a diventare il più grande hub sanitario della Calabria, e probabilmente uno dei più grandi del Mezzogiorno, sta dunque per diventare realtà. Alla firma del protocollo d’intesa, attesa da quasi 20 anni, ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, promotore della legge regionale sulla ‘Dulbecco’.

Occhiuto: “Giornata storica”

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Occhiuto ha parlato di una “giornata storica” e di un “risultato importante per tutta la Calabria che si è tentato per anni, ma che non era mai stato realizzato prima”. Un traguardo “importante” per l’intera regione, che “ha bisogno di un’università di Catanzaro e una facoltà di medicina sempre più forti, ma al tempo stesso ha bisogno di seminare competenze in tutta la Calabria per risollevarsi dalle macerie”.

Mancuso: “Finalmente finiranno i ‘viaggi della salute’”

“È un giorno importante perché era l’obiettivo della legislatura”. Così il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, promotore della legge istitutiva della ‘Dulbecco’ attraverso la fusione dell’ospedale Pugliese Ciaccio nel policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro. ‘Penso di essermi forse guadagnato la postazione di presidente del Consiglio regionale – ha aggiunto Mancuso – quando il presidente Occhiuto mi chiese ‘cosa vuoi fare come prima cosa’ e io risposi ‘questa legge sull’integrazione’. Si tratta di un obiettivo che mi ero prefissato ed è stato raggiunto. Ora auspico che con la nascita dell”azienda unica ‘Dulbecco’ quei 60mila calabresi che ogni anno vanno fuori dalla Calabria per curarsi dal 2024 diventino sempre di meno, auspico un potenziamento dell’offerta sanitaria, così come – ha concluso Mancuso – auspico che possa diminuire il numero degli studenti che si recano fuori regione e restino in Calabria”.

De Sarro: “Urge un management imponente e autorevole”

“Una giornata memorabile perché è un sogno che stiamo inseguendo da circa 20 anni: quello di unire sotto un unico tetto le due aziende ospedaliere più importanti di Catanzaro”. Così il rettore dell’Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro.

“Il significato di questa unione – ha aggiunto De Sarro – è quello di costruire una grande azienda, ma una grande che non replichi due strutture eguali ma che permetta di aprire altre discipline o altre specialità nel campo del sapere. Una struttura grandissima che da un lato ha l’esperienza del medico ospedaliero, dall’altro quella del ricercatore universitario. La cosa bella è che questa azienda si chiama come il premio Nobel Renato Dulbecco, che ho conosciuto tantissimi anni fa: non è stato l’unico ma forse è la figura che dal punto di vista medico rappresenta meglio la città di Catanzaro”.

“Ringrazio per questo – ha rilevato il Rettore dell’Università di Catanzaro – sia il presidente della Regione sia il presidente del Consiglio regionale Mancuso che come suo primo atto ha fatto la legge sulla costituzione di questa grande azienda, che servirà la Calabria ma anche le regioni vicine, perché le potenzialità di questa azienda saranno importanti e saranno anche un volano per far crescere le strutture che ci sono nelle vicinanze. E’ interesse di tutti – ha concluso De Sarro – che la cultura medica possa diffondersi sul territorio”.

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