Mer. Mag 1st, 2024
Roma, 14 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria ha scoperte numerose truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. In particolare sono stati accertati casi in cui è stata prodotta un'autocertificazione non veritiera per beneficiare di esenzione sanitaria non dovuta. Complessivamente, tra il 2015 e il 2016, sono state accertate oltre 1.600 tra prestazioni sanitarie e cessioni di prodotti medicinali per i quali non sono stati pagati i ticket. Una trentina le persone che dovranno rispondere all'autorità giudiziaria per il reato di truffa ai danni della Regione Calabria. Tra queste anche soggetti con redditi particolarmente elevati proprietari di immobili di pregio ed autovetture di lusso.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria nell’ambito della più generale azione di presidio nella vigilanza nel settore delle Prestazioni Sociali Agevolate, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, hanno approfondito le posizioni di 173 soggetti beneficiari del Reddito di Cittadinanza in gran parte extracomunitari, domiciliati principalmente nell’area tra i Comuni di Rosarno e San Ferdinando (RC).
L’indagine condotta dal Gruppo di Gioia Tauro ha consentito di individuare 164 soggetti di nazionalità straniera che, attestando falsamente di risiedere nel territorio nazionale da almeno 10 anni, avrebbero indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza. Attraverso le false attestazioni, i soggetti fraudolentemente ammessi al beneficio hanno indebitamente percepito spettanze per oltre 263 mila euro. L’attività posta in essere dalla Guardia di Finanza sulla vasta platea di richiedenti ha permesso di interrompere le procedure di assegnazione del contributo per oltre un milione di euro, bloccati preventivamente e quindi non percepiti, segnalando contestualmente alla sede INPS competente territorialmente ai fini della revoca del beneficio. I soggetti, fatte salve le necessarie conferme nel prosieguo delle indagini preliminari, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, in quanto avrebbero indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza attestando falsità o omettendo di dichiarare informazioni veritiere. L’attività della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, eseguita sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, si inquadra nel tangibile e costante impegno istituzionale di presidio realizzato dal Corpo a tutela della spesa pubblica nazionale ed europea finalizzato al contrasto di ogni forma di distorsione rispetto alla corretta destinazione del denaro pubblico.

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