Una rete solidale tra associazioni e aziende del territorio vibonese si muove sinergicamente per offrire sostegno alle popolazioni turche e siriane colpite dal devastante terremoto del 6 febbraio scorso. Il carico solidale è già in viaggio con una notevole quantità di generi alimentari a lunga conservazione e prodotti sanitari destinati agli sfollati. A metterlo insieme è stato il consigliere comunale di Vibo Valentia Anthony Lo Bianco, presidente dell’Associazione Valentia, da sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà: encomiabile l’impegno profuso a favore del sistema sanitario locale e non nel periodo pandemico. Ma l’iniziativa a favore delle popolazioni turche e siriane non sarebbe stata possibile senza il sostegno dei Giovani di Confindustria Vibo e di primarie aziende vibonesi come Tonno Callipo conserve alimentari, Dolciaria Monardo, Colacchio Food, Mediolat Borgo Dei Vinci, Generali Vibo Valentia e Spi, nonché della Comerci Travel che ha fornito i mezzi per il viaggio che, dopo un primo lungo tratto su strada, proseguirà a bordo di una nave alla volta dei territori colpiti dal sisma. “Il nostro obiettivo – ha riferito Anthony Lo Bianco – è consegnare cibo e prodotti sanitari alle famiglie che si trovano in difficoltà a causa della catastrofe naturale. Siamo consapevoli che la situazione in Turchia e Siria è difficile e complicata, ma crediamo che ogni gesto di solidarietà possa fare la differenza. Vogliamo ringraziare in modo particolare il direttore di Confindustria Anselmo Pungitore e il presidente dei Giovani di Confindustria Natale Santacroce”. La gratificazione migliore? Lo Bianco non ha dubbi: “Possiamo solo immaginare il sorriso sui volti dei bambini quando riceveranno i pacchi di cibo e prodotti sanitari. Questo ci dà la forza per continuare il nostro impegno quotidiano e per cercare di fare la differenza nella vita delle persone. Siamo consapevoli che questo viaggio non risolve tutti i problemi delle persone colpite dal sisma in Turchia e Siria – aggiunge -, ma ci auguriamo che possa portare un po’ di sollievo alle famiglie. Ci auguriamo, poi, che questo gesto di solidarietà possa ispirare altre persone a fare la loro parte per aiutare le persone che si trovano in difficoltà in tutto il mondo”. Ma un viaggio, seppur solidale, in zone sensibili martoriate anche dalla guerra, oltre a quello logistico richiede anche uno sforzo organizzativo non indifferente. Tanto che per renderlo possibile è stato necessario attivare i dovuti canali diplomatici. Per questo “ringraziamo la Console generale onoraria di Turchia in Italia Pınar Uğursal Bolognini – sottolinea Lo Bianco -, con la quale abbiamo definito i dettagli dell’iniziativa, in modo che possa essere il più possibile rapida e concreta”.
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