Gio. Mag 2nd, 2024
Un fermo immagine tratto da un video della guardia di finanza mostra l'operazione che ha portato al sequestro di 2 milioni di euro a 6 tra avvocati e professionisti nell'ambito dell'inchiesta "Mala gestio" sul fallimento - decretato nel 2014 - della Multiservizi, la partecipata del Comune di Reggio Calabria incaricata della manutenzione di beni pubblici, 9 ottobre 2019. ANSA/GUARDIA DI FINANZA EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Sigilli a ditta individuale, un terreno, fabbricati

R – Beni mobili e immobili per un valore di 400 mila euro sono
stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria e Firenze a Francesco Morano, detto
Gianfranco di 55 anni, ritenuto vicino alla cosca Bellocco.
Il provvedimenti è stato disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria
che ha accolto la richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della Direzione
distrettuale antimafia.
Residente a San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, era stato arrestato nel novembre 2019
nell’ambito dell’operazione “Magma” con l’accusa di associazione mafiosa e traffico internazionale di
droga. Condannato in primo grado a 20 anni di carcere nel luglio 2021, Morano sarebbe stato partecipe
della cosca “sotto le dirette dipendenze – c’è scritto nel capo di imputazione – di Domenico Bellocco”.
Avrebbe fornito “un costante contributo nel settore del traffico di stupefacenti interagendo fra i
componenti della cosca Bellocco e i componenti di altre cosche e sovraintendendo alle coltivazioni in
territorio italiano ed alle importazioni dal Sudamerica”.
Morano, inoltre, è stato coinvolto in altre due operazioni coordinate dalla Dda di Firenze e condotte dal
Gico della Guardia di Finanza. Nel processo “Erba di Grace”, infatti, è stato condannato a 4 anni di
carcere per traffico di stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa. Nel processo “Buenaventura”,
invece, è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, a 8 anni di reclusione per aver posto in
essere manovre estorsive funzionali al recupero di un credito usuraio con tassi di interesse annuali fino al
67%. In seguito a queste inchieste, le Dda di Firenze e Reggio Calabria, guidate dai procuratori Luca
Tescaroli e Giovanni Bombardieri, hanno delegato i rispettivi Nuclei di polizia economico finanziaria –
Gico a svolgere apposita indagine a carattere economico patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei
confronti dell’imprenditore calabrese, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Il sequestro ha
riguardato una ditta individuale operante nel settore della pasticceria, un’imbarcazione, tre autoveicoli, tre
fabbricati, un terreno e disponibilità finanziarie.

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