Tre anni di reclusione al pastore a capo del gregge di pecore al cui seguito si trovavano i cani
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E’ stato condannato a tre anni di reclusione Pietro Rossomanno, il pastore proprietario del gregge seguito dai cani che, nell’agosto 2021, sbranarono Simona Cavallaro, 21 anni, nelle campagne di Satriano. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui 15 anni di carcere.
Il giudice per l’udienza preliminare, dopo aver ascoltato le arringhe difensive degli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino, ha riqualificato per l’imputato, accusato anche per introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui, pascolo abusivo, invasione di terreni ed edifici, il reato inquadrandolo in omicidio colposo. Ad essere condannata -scrive oggi la Gazzetta del Sud – è anche la madre del pastore, Maria Procopio cui sono stati inflitti 8 mesi, che in concorso con il figlio avrebbe invaso e occupato il terreno di proprietà comunale in cui è stato rivenuto un ovile utilizzato per porre al riparo il gregge. Una sentenza che squarcia un caldo pomeriggio d’estate che tanto ricorda quello di fine agosto del 2021.