Gio. Mag 2nd, 2024

Per la firma presenti il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani e il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Bruno Corda

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Giornata storica a Reggio Calabria, oggi, per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. In Prefettura, infatti, sono state sottoscritte quattro convenzioni per l’assegnazione diretta ad associazioni del terzo settore di beni sottratti alle mafie situati sul territorio della Calabria e della Sicilia orientale, relative ad altrettante progettualità.
Per la firma presenti il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani e il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Bruno Corda.

“Il fine di questa norma – ha dichiarato Wanda Ferro – è quello di ridare ai cittadini questi beni e colpire al cuore la criminalità organizzata, perché lo Stato c’è. Tanti sono i beni assegnati agli enti locali grazie alla nuova normativa. Mi piace ricordare i quasi 300 assegnati ai comuni che ne hanno fatto richiesta nel trapanese. Circa 120 di quelli erano riconducibili a Matteo Messina Denaro.
Per questo uno dei nostri interlocutori privilegiati sono gli enti locali. C’è anche una grande sinergia con l’assessorato della Regione Calabria rispetto ai tanti beni che stiamo assegnando alle forze dell’ordine e che sono presidi di legalità”.

“Sui tempi più lunghi – ha spiegato il sottosegretario – stiamo lavorando con il prefetto Corda e con il ministro per una nuova norma che possa agevolare i tempi della giustizia tra il sequestro e la prima e la confisca. Quelli sono i tempi che allungano le assegnazioni e che poi portano al deperimento del bene. I ritardi dipendono anche dalla volontà di non assegnare i beni a chi non ha i requisiti. Quindi i controlli ci devono essere. Per quanto riguarda il sociale, la proposta del prefetto accolta da tutti i soggetti, è la creazione di una white list per le associazioni del terzo settore. Potenziare l’Agenzia è una strada necessaria, così come stiamo facendo con l’arrivo di 100 unità che si aggiungono alle 300 già presenti”.

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