Lun. Apr 29th, 2024

Venti giorni di prognosi per un operatore. “Posto di Polizia troppo distante, così è inutile”

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

“È grave e inqualificabile quanto successo per l’ennesima volta al Pronto soccorso del Presidio ospedaliero di Locri, un’aggressione verbale e fisica (20 giorni di prognosi) nei confronti dei soliti operatori sanitari che si espongono a tali atti barbarici solo perché esercitano il proprio ruolo e tutelano la salute di un bacino di circa 140mila abitanti che in questo periodo raddoppiano per la presenza dei turisti”. Lo scrive in una nota il segretario generale aggiunto della Fp Cisl di Reggio Calabria Giuseppe Rubino. “Purtroppo – continua – è ancor più grave se si considera la presenza all’interno dell’ospedale del posto di Polizia che non può essere definito “fisso” in quanto opera solo su mezza giornata, se si considera che l’ubicazione è ben distante dal Pronto soccorso, l’utilità dello stesso non può soddisfare certamente le reali esigenze di tutela degli Operatori del Pronto Soccorso”.

La Cisl Fp il 28 marzo del 2023 “ha scritto al direttore medico di presidio, al commissario straordinario, oggi direttore generale e al direttore sanitario aziendale che l’ubicazione all’interno dei Locali della Direzione Medica del Presidio non era adeguata allo scopo, precisando inoltre che la ristrutturazione in corso rappresentava uno spreco in virtù del radicale rinnovo a cui era destinata l’intera area della cosiddetta “greca”, a seguito di finanziamenti specifici e obbligatorietà di messa a norma». «Si era evidenziato – sottolinea Rubino – che per raggiungere la suddetta area, bisognava uscire dal Pronto soccorso, raggiungere l’ingresso principale, percorrere il corridoio fino alla Direzione Sanitaria ed entrarvi dentro, il tutto prevede ancora l’attraversamento di quattro porte ed una sessantina di metri di percorso, si era ribadito che la presenza della Polizia era ed è essenziale per la tutela dei Lavoratori del Pronto Soccorso e che non andava sprecata o non attentamente utilizzata una così importante conquista”.

Il sindacato aveva anche «chiesto, prima delle spese sostenute, di rivalutare quanto in atto a garanzia di un’adeguata presenza e tutela nei confronti dei lavoratori del Pronto soccorso. Nel prendere atto che a tutt’oggi, quanto opportunamente e responsabilmente segnalato, rimane lettera morta, si invita a considerare quanto già chiesto, ad ammettere che il “vuoto” notturno e la distanza che ancora permane a causa una discutibile ubicazione, hanno reso costosa e meno efficace una conquista dalla quale si dovrebbero ricavare risultati ben diversi in termini di tutela e “presenza” che faccia da deterrente alle intenzioni criminose di chi ancora agisce liberamente ai danni del Lavoratori del Pronto Soccorso di Locri».

calabria 7

Print Friendly, PDF & Email