Mer. Mag 1st, 2024

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge, di iniziativa della Giunta, che proroga le graduatorie dei concorsi già espletati per la copertura di posti di infermiere e operatore socio sanitario. Sul provvedimento si sono astenuti il Gruppo del Pd ed il Gruppo Misto. “Una proposta – ha detto la relatrice, Pasqualina Straface, di Forza Italia – che intende superare l’endemica mancanza di personale sanitario. Tale mancanza è una pesante realtà che condiziona la possibilità di assicurare ai calabresi il fondamentale diritto costituzionale alla salute. Inoltre, i tempi molto dilatati necessari per le sostituzioni del personale nel sistema a turnover fanno registrare ampi periodi di scopertura. L’urgenza che si profila in tale quadro va tuttavia conciliata con la necessità di contenimento della spesa pubblica. Una legge, quindi, opportuna che è nella potestà legislativa regionale”. Nel dibattito che è seguito Davide Tavernise, capogruppo M5S, annunciando voto favorevole, ha definito “apprezzabili i toni con cui la relatrice ha esposto la situazione della Calabria. La collega Straface – ha detto Tavernise – ha esposto bene i problemi di reclutamento del personale”, ma ha però richiamato l’attenzione su una questione sulla quale la Giunta non si è mai espressa, quella degli imboscati e degli inidonei nelle varie Aziende sanitarie”. Raffaele Mammoliti, del Pd, nel definire la legge “una misura che affronta in maniera appropriata l’attuale situazione complicata e difficile della vita della regione”, ha fatto riferimento al ruolo di Azienda Zero “nell’espletamento delle procedure concorsuali. Ruolo che ancora oggi – ha detto Mammoliti – non mi sembra ancora nelle condizioni di svolgere”.

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Amalia Bruni, anche lei del Pd, annunciando la propria astensione sul provvedimento, ha riconosciuto “la necessità di nuove assunzioni nel settore della sanità, che non è fatta solanto di medici”. Bruni ha espresso inoltre perplessità sulla prevista formazione “per la quale – ha detto – va costituita una Commissione”. Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo Misto, pur dicendosi favorevole alla legge, è tornato sul tema della formazione, che ha definito “stridente”, e sulla proroga delle graduatorie, “che è solo uno strumento – ha detto – per prendere tempo, mentre ci sarebbe bisogno di un intervento strutturale”. Antonello Talerico, anche lui del Gruppo Misto, ha respinto l’accusa di “eccessivi costi in considerazione dell’esiguo numero di personale interessato”, mentre Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), valutando favorevolmente la legge, ha fatto riferimento agli inidonei, “dei quali – ha detto – si dovrebbe occupare la magistratura”. Giuseppe Graziano (Udc) ha detto di non comprendere l’astensione del Pd e della consigliera Bruni sull’approvazione della legge. “Un atteggiamento – ha detto Graziano – cavilloso”. Éstato approvato poi l’ottavo punto dell’ordine del giorno, riguardante la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Filippo Mancuso e Pietro Raso, della Lega, e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), recante: “Modifiche all’articolo 9 della legge regionale 25 novembre 1996, n. 32 (Disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)”.

Il Consiglio regionale, nel prosieguo dei suoi lavori, ha approvato la proposta di legge recante “Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee ed impianti elettrici con tensione non superiore a 150 mila volt, e delle linee ad altissima tensione non facenti parte della rete di trasmissione nazionale, e delle linee e degli impianti indispensabili per la connessione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. È stata anche approvata una mozione, a firma dei consiglieri Antonio Lo Schiavo e Antonello Talerico (Misto), sull’autonomia speciale al Museo archeologico nazionale di Crotone ed al Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna. Il Consiglio ha infine detto sì ad un ordine del giorno, presentato dal consigliere Giuseppe Neri (FdI), sull’età del consenso sessuale, che impegna “la Giunta regionale, per quanto di competenza, ad intraprendere, nelle competenti sedi nazionali, comunitarie ed internazionali, avvalendosi del supporto e delle funzioni istituzionali del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, le opportune interlocuzioni per la predisposizione di un programma di sensibilizzazione che, anche attraverso la pianificazione di studi e ricerche in materia di cultura dell’infanzia, richiami l’attenzione di tutta la comunità nazionale, comunitaria ed internazionale sul tema dell’età del consenso sessuale. Avendo come fine ultimo dell’azione politica – si afferma ancora nell’ordine del giorno – il bene da tutelare non come libertà di autodeterminazione del minore ma la sua integrità psico-fisica ed il suo equilibrio, nella prospettiva di un corretto sviluppo della sua personalità”. Il Consiglio tornerà a riunirsi il 3 agosto, ultima seduta prima della pausa estiva.

giornaledicalabria.it

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