Sab. Apr 27th, 2024

A Tunisi Ursula von der Leyen, Georgia Meloni e Mark Rutte. La premier: “Memorandum con Tunisia sarà modello per relazioni Ue-Nord Africa”

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

E’ stato firmato in Tunisia, al palazzo presidenziale di Cartagine, il memorandum di intesa tra Ue e Tunisia. “Il teamEurope è tornato a Tunisi. Eravamo insieme un mese fa per lanciare una nuova partnership con la Tunisia. Oggi la portiamo avanti”, ha scritto Ursula von der Leyen su Twitter, pubblicando le foto insieme a Georgia Meloni, Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied.

Quello raggiunto è “un risultato estremamente importante” grazie a “un grande lavoro diplomatico. Siamo molto soddisfatti per il memorandum firmato oggi” che è un “ulteriore passo verso un vero partenariato tra Tunisia e Ue, per affrontare la crisi migratoria”, ha detto la premier Meloni, dopo l’incontro.

“La partnership con la Tunisia deve essere un modello, c’è gratitudine vero la Ue e verso il presidente Saied”, ha sottolineato Meloni in un punto stampa tenuto insieme alla presidente della Commissione Ue e al primo ministro olandese. “Noi – ha affermato con riferimento all’Italia – siamo pronti a dare il massimo supporto”.

“Abbiamo a lungo lavorato come diplomazia italiana per questo sviluppo e il partenariato va considerato un modello per nuove relazioni con i vicini del Nord Africa, lo dico con grande orgoglio – ha sottolineato il presidente del Consiglio – Il memorandum è un punto di partenza, cui dovranno seguire diversi accordi”.

“A Roma la prossima domenica, il 23 luglio, si terrà la conferenza internazionale sulla migrazione – ha proseguito la premier – Saied sarà uno dei protagonisti, parteciperanno poi diversi capi di Stato e di governo”. “Sarà un nuovo passo per affrontare il tema della cooperazione in modo integrato”, ha aggiunto Meloni.

COSA PREVEDE, I 5 PILASTRI

“Eravamo qui l’11 giugno e dopo solo un mese siamo di nuovo qui. I nostri team hanno lavorato molto duramente per concludere in tempi brevi un pacchetto forte, che è un investimento nella nostra prosperità condivisa, stabilità e nelle generazioni future”, ha affermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa.

“Condividiamo interessi strategici, ma ci sono anche ragioni impellenti” che hanno spinto le parti a raggiungere l’intesa che contiene “un pacchetto globale di misure da mettere in atto a breve”, ha aggiunto. Von der Leyen ha spiegato come l’intesa si basi su “cinque pilastri”. Il primo si basa sullo sviluppo delle “relazioni fra i popoli: la Tunisia ha una popolazione giovane ed energica: è di interesse comune creare opportunità” ha spiegato, annunciando la creazione di ‘finestre’ di opportunità per i giovani tunisini nel programma Erasmus + con 10 milioni di euro per sostenere questo processo che deve dare capacità anche a quei giovani che vogliano tornare in patria. Dall’Ue arriveranno poi 65 milioni di euro per modernizzare 80 istituti scolastici e prepararli alla transizione verde e digitale.

Il secondo pilastro – ha spiegato – “è quello dello sviluppo economico, lavoreremo per rafforzare l’economia tunisina e renderla solida e resiliente contro gli choc, pronti a fornire sostegno immediato” economico. Il terzo pilatro è quello “degli investimenti e del commercio: vogliamo lavorare perché il settore privato attragga ancora più investimenti: stiamo pianificando di organizzare un forum di investimenti in autunno”.

Von der Leyen ha anche accennato a un “possibile accordo generale sul trasporto aereo, che farebbe bene al turismo e alle connessioni”. Focus anche sul digitale e sulla gestione delle risorse idriche anche per il settore agricolo e rendere il settore alimentare più resistente.

Il quarto punto, ha evidenziato la presidente dell’esecutivo Ue, è il potenziale enorme della Tunisia sulle rinnovabili, ma deve svilupparlo e siamo fornitori affidabili delle tecnologie necessarie, anche perché all’Ue servono fornitori affidabili” anche in vista dello sviluppo dell’idrogeno. Gli investimenti fatti “sono solo l’inizio: concluderemo una partnership strategica sull’energia anche per creare buoni posti di lavoro localmente e fornire a gente e imprese energia pulita a prezzi accettabili”.

Ultimo punto, infine, la lotta contro i trafficanti di migranti: “Aumenteremo il coordinamento in attività di ricerca e soccorso”. Ma “vogliamo anche facilitare la migrazione regolare e legale – ha aggiunto – Abbiamo definito un buon pacchetto di misure, ora dobbiamo metterlo in atto”.

Dall’Ue arrivano alla Tunisia “finanziamenti per 100 milioni di euro” per sostenere l’azione contro i trafficanti che gestiscono il business dell’immigrazione illegale, ha annunciato la presidente della Commissione Ue. “E’ un tema sul quale serve più che mai la cooperazione” fra le parti, ha rimarcato, ricordando le tragedie sul mare “che sono un invito ad agire contro i trafficanti che sfruttano la disperazione delle persone”.

Il premier olandese Rutte ha sottolineato che l’accordo siglato oggi fra Ue e Tunisia “è una pietra miliare, una partnership globale di cui beneficeranno sia l’Ue che la Tunisia e che ha come obiettivo fondamentale quello di stimolare crescita economica, lavoro e prospettive future”.

“L’Ue – ha ricordato – è già il maggiore investitore estero e partner commerciale ma c’è grande potenziale per fare di più: dall’energia all’agricoltura al turismo”. Ma Rutte ha evidenziato come “le migrazioni sono un elemento chiave del pacchetto che abbiamo firmato oggi: per ragioni umanitarie è vitale lavorare insieme per impedire che le persone affrontino pericoli e a volte trovino la morte nel Mediterraneo mentre cercano di raggiungere le spiagge dell’Europa”. “E’ essenziale – ha sottolineato – riprendere controllo sulle migrazioni irregolari. La premier Meloni ha detto ripetutamente quanto ciò sia importante e urgente”.

Rutte poi ha elencato i campi di azione su questo tema e cioè “bloccare il modello di business dei trafficanti, rafforzare la gestione dei confini e migliorare le procedure di registrazione e rimpatrio” dei migranti. “Sono passi che faranno la differenza” ha aggiunto, evidenziando come l’intesa mostri implicitamente “la possibilità di simili accordi con altri partner della regione”. “Ora però spetta agli stati Ue approvare” questo accordo, ma – ha concluso il premier olandese – sono fiducioso che troverà un ampio sostegno” fra i 27.

Print Friendly, PDF & Email