Gio. Mag 2nd, 2024

Sono stati arrestati dalla Polizia 2 presunti scafisti dell’imbarcazione di migranti che il 12 luglio scorso si è ribaltata al largo di Lampedusa provocando alcuni dispersi e la morte di un bambino di 4 anni.

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Il gruppo era stato soccorso dalla nave Dattilo della Guardia costiera mentre era in viaggio per trasportare 500 migranti dall’hotspot di Lampedusa a Reggio Calabria ma per il piccolo, in viaggio con la madre, non c’era stato niente da fare.

Adesso la Squadra mobile reggina ha arrestato due giovani della Sierra Leone, di 20 e 19 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza dello stesso reato.

Nei confronti dei due, il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e del sostituto Federico Sardegna. Già il 13 luglio, in base alle indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria diretta da Alfonso Iadevaia, la Procura aveva disposto il fermo del presunto scafista ventenne arrivato a Reggio Calabria con nave “Dattilo”.

Il provvedimento è stato quindi convalidato dal gip che ha disposto l’ordinanza di arresto anche per l’altro giovane, eseguito a Lampedusa dove l’indagato era stato fatto scendere per motivi sanitari. In Calabria, con nave “Dattilo”, sono arrivati 810 migranti di origine centroafricana, una parte dei quali (500) provenienti dall’hotspost di Lampedusa e circa 300 tratti in salvo durante la navigazione.

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