Lun. Apr 29th, 2024

Si tratta di un piano d’azione tuttora in corso, che proseguirà anche nei prossimi mesi sino al termine dell’anno

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Dal primo al 15 agosto, la Guardia di finanza ha effettuato 1.230 controlli, riscontrando 789 violazioni. Nello specifico: 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati e 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito al ministero delle Imprese e del made in Italy. I controlli delle Fiamme gialle sono stati effettuati su tutta la penisola e hanno riguardato, in concomitanza con l’aumento dell’utenza stradale, l’andamento del prezzo del carburante nel periodo Ferragostano. Controlli voluti e fatti a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi. Come dire, anche per Agrigento e provincia, titolari e gestori degli impianti “avvisati, mezzi salvati”. 

Si tratta di un piano d’azione tuttora in corso, che proseguirà anche nei prossimi mesi sino al termine dell’anno impegnando i reparti operativi – hanno, infatti, reso noto – . Gli operatori del settore sono tenuti a rispettare specifici obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, mediante il portale “Osservaprezzi carburanti”. I prezzi, inoltre, devono essere esposti pubblicamente nel luogo di esercizio, attraverso apposita cartellonistica, assieme all’indicazione del prezzo medio.

Il dato del prezzo medio è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale.

Le attività ispettive della guardia di finanza consentono anche di verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto nonché di acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza.

I soggetti controllati – spiegano sempre dalle Fiamme gialle – sono preselezionati attraverso un’analisi di rischio sviluppata, a livello centrale, dalla componente speciale del Corpo. Le posizioni in capo alle quali, a esito di tale elaborazione, emergono più elevati profili rischio, sono, quindi, sottoposte a ulteriori approfondimenti, realizzati mettendo a sistema il patrimonio informativo costituito dalle notizie assunte nell’ambito del controllo economico del territorio, quotidianamente posto in essere per garantire la sicurezza economico-finanziaria del Paese.

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