Sab. Mag 4th, 2024

Il commento sarcastico del movimento che alle ultime comunali ha sostenuto Francesco Di Lieto: “Cambia(il)vento e siamo al trasformismo”

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“‘Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor’, così cantavano i sostenitori dell’attuale sindaco di Catanzaro il 26 giugno 2022 entrando a Palazzo de Nobili. Entravano nella sede del Comune di Catanzaro ben consapevoli di non avere in Consiglio Comunale i numeri necessari per essere maggioranza, men che meno politica. Poco importa se poi ci si allea con l’invasore”. Utilizza il sarcasmo “Potere al Popolo” per commentare il rimpasto della giunta a Catanzaro sull’asse Fiorita-Talerico. “Iniziava così la lunga marcia, non quella di Mao sia chiaro, per allargare numericamente la maggioranza e poco importa se ciò comporta, dapprima, il sostegno di Tallini e poi quello di Talerico, il quale ricordiamo oggi è consigliere regionale eletto nelle fila di Forza Italia e successivamente transitato nelle file del Gruppo Misto”. Per Potere al Popolo la nuova Giunta Comunale voluta dal sindaco Fiorita si colloca “nell’alveo del trasformismo, per intenderci del ricorrente cambio di casacca degli eletti, delle classi dirigenti che Gramsci definì ‘Un aspetto della funzione del dominio!’, ‘una forma di rivoluzione passiva’. Quando assumi l’orizzonte politico della ‘governabilità’ che sommato a quello dell’’alternanza’, che rappresentano l’opposto della ‘trasformazione sociale’ e dell’’alternativa di società’, quindi, della rottura dello stato di cose presenti e del sistema di potere vigente, il risultato è quello della nuova Giunta di Catanzaro. Quando l’allargamento della maggioranza – prosegue la nota di Potere al Popolo – diviene l’unico tuo assillo quotidiano, si comprende bene che il disagio sociale e giovanile assumono poco rilievo per gli attuali amministratori di Catanzaro, arrivando fino a spingersi a definire in maniera improvvida ed offensiva, per chi quel disagio lo vive sulla propria pelle, “Catanzaro città felice”. Noi abbiamo scelto un anno fa a Catanzaro di dare vita ad una lista di sinistra non identitaria e radicale, che alla luce delle scelte odierne del Sindaco ci dice che avevamo ragione”.

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