Mar. Apr 30th, 2024

Prosegue l’iter per la costruzione del Ponte sullo Stretto: da Mef aumento di capitale e stop tetto retribuzioni della Società

Il ministero dell’Economia, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottoscriverà entro il 31 dicembre un aumento di capitale per la società per la costruzione del Ponte sullo Stretto per un importo fino a 50 milioni di euro. E’ quanto si legge nella bozza del decreto Asset atteso lunedì in Cdm. “Il prezzo di sottoscrizione delle azioni dell’aumento di capitale – si legge – è determinato sulla base di una relazione giurata di stima prodotta da uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero dell’economia e delle finanze. Tutti gli atti connessi alle operazioni di cui al presente comma sono esenti da imposizione fiscale, diretta e indiretta, e da tasse”.

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Stop al tetto delle retribuzioni della società per il Ponte sullo Stretto

Nell’ultima bozza del decreto “Asset e investimenti”, il provvedimento Omnibus atteso lunedì in Consiglio dei Ministri, l’articolo 15 riguarda la società per il Ponte sullo Stretto. Nell’articolo, “Disposizioni urgenti per garantire l’operatività della società concessionaria di cui all’articolo 1 della legge 17 dicembre 1971, n.1158″ è previsto che alla società “non si applicano” le disposizioni di alcuni commi del decreto legislativo del 2016 che prevedono il limite di 240 mila euro dei compensi massimi per amministratori, i titolari e componenti degli organi di controllo, i dirigenti e i dipendenti.

Magi: “deroga a tetto degli stipendi per dare regalie”

“La deroga al tetto dei 240mila euro allo stipendio dei manager per la società che dovrà realizzare il Ponte sullo Stretto, contenuta nel decreto Asset, conferma che per Salvini la priorità non sono le infrastrutture o lo sviluppo della Sicilia, ma distribuire regalie ai suoi amici. È sempre la solita barzelletta italiana: opere su cui servirebbe una seria riflessione, nelle mani di questa destra si trasformano in una mangiatoia per Patrioti a spese gli italiani”. Lo dichiara Riccardo Magi segretario di +Europa.

Bonelli: “è una vergogna”

“La norma prevista nel decreto Omnibus che fa saltare il tetto di retribuzione dei componenti del consiglio di amministrazione del Ponte sullo Stretto è un insulto agli italiani e di questo il governo e Giorgia Meloni in persona se ne devono vergognare”. Lo scrive in una nota Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs. “Non più tardi di un mese e mezzo fa, su mia specifica richiesta, il presidente della società Ponte sullo Stretto di Messina, Pietro Ciucci – al quale avevo chiesto a quanto corrispondesse l’indennità sua e dei consiglieri di amministrazione – mi rispondeva che il totale degli emolumenti per tutti i 5 consiglieri di amministrazione era pari a 125.000 euro, quindi 25.000 euro a persona: mi ero commosso per tanta sobrietà. Questa lobby, capeggiata dal ministro Salvini, che ha voluto trasformare il Ponte sullo Stretto di Messina in una mangiatoia di Stato, sta tentando attraverso il governo di introdurre una norma che fa saltare i tetti della retribuzione dei membri del cda. Non avevamo dubbi – spiega Bonelli – considerato che queste persone sono abituate ad avere compensi milionari. Sta di fatto che questa norma è un insulto agli italiani e avviene proprio dopo che, con una delega fiscale, si fa un enorme regalo ai grandi evasori garantendo loro l’immunità penale, dopo che è stato eliminato il reddito di cittadinanza e dopo l’elemosina di Stato da 1,20 euro al giorno per le famiglie con 15.000 euro di Isse e con tre figli a carico. Giorgia Meloni ci risponda: ma non vi vergognate a sperperare questo denaro pubblico per garantire privilegi e voler realizzare un’opera che sottrarrà risorse importanti per lo sviluppo del Sud a partire dal trasporto pubblico, dai depuratori, le scuole, la sanità e la messa in sicurezza del territorio?”.

Germanà contro Bonelli: “si vergogni”

“Bonelli non conosce vergogna: pensi o, ancora meglio, chiarisca la scandalosa faccenda delle retribuzioni mancate dalla Coop del suo pupillo Soumahoro. Il co-portavoce di Europa Verde è fin troppo noto per le sue critiche – irricevibili – nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e per prendere posizioni solo per andare contro Salvini, ma se c’è qualcosa di vergognoso è l’omertà che il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra riserva ai fatti legati all’esperta di spese, specializzata in accoglienza e shopping di lusso”. Così in una nota Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega al Senato e segretario in commissione Lavori pubblici.

Carrà (Lega): “Bonelli pensi ai soldi in casa Soumahoro”

“Bonelli è ossessionato dal ministro Matteo Salvini. Assurdo come non perda occasione per attaccare chi ha sbloccato il Paese e interventi fondamentali per la sua crescita, a partire proprio dal Ponte sullo Stretto che, con buona pace dell’esponente di AVS, è fondamentale per Calabria e Sicilia. Vuole davvero parlare di soldi? Ci parli di quelli pubblici, stanziati per l’accoglienza migranti, che si sarebbero trasformati in borsette di lusso in casa della famiglia del suo candidato Soumahoro. Strano che siano gli unici soldi pubblici di cui Bonelli non parli. Mai”. Lo dichiara il deputato siciliano della Lega, Anastasio Carrà.

strettoweb

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