Gio. Mag 2nd, 2024

Le tre università calabresi , con in testa l’Unical, si mettono insieme e ottengono, su fondi P.N.R.R. , un importantissimo finanziamento con il quale per tre anni si farà ricerca e sperimentazione ad altissimi livelli nel settore dei beni culturali.

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Viene scelto come sito pilota la villa romana di Casignana.

Oggi la presentazione del progetto che per un triennio vedrà impegnati sul campo docenti e ricercatori di livello.

Ingegneri, archeologi, biologi e restauratori, tutti insieme in un progetto condiviso che troverà immediata applicazione all’interno della villa romana( sono iniziate già nella giornata di oggi le prime analisi e sperimentazioni) , attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, di sistemi di monitoraggio d’avanguardia e di materiali green.

I vari steep si intersecheranno tra di loro, con il fine ultimo di conoscere, sperimentare e divulgare meglio la villa.

A partire dalla carta archeologica, estesa a tutto il territorio di Casignana, per passare poi alle installazioni e alle misurazioni, allo studio del degrado eventualmente presente e alla definizione degli interventi migliorativi.

Il tutto ( com’è stato detto benissimo dal docente responsabile del progetto prof Mauro Francesco La Russa ) in un’ottica di condivisione con le comunità, attraverso frequenti incontri divulgativi ed esplicativi che saranno organizzati durante le diverse fasi progettuali.

I docenti e i ricercatori hanno alloggiato all’interno del centro storico di Casignana, apprezzandone la bellezza.

Niente male come partenza.

Ho voluto dare un mio modesto contributo al dibattito che è seguito all’evento di presentazione, sottolineando due aspetti in particolare:

La necessità inanzitutto di fare finalmente rete, ma in modo serio stavolta.

Era stato proposto alcuni anni fa da parte del Comune di Casignana un progetto integrato sull’archeologia romana della Locride( Casino Macrì a Locri, villa del Naniglio a Gioiosa Jonica, teatro romano a Marina di Gioiosa e a Portigliola).Sarebbe interessante riparlarne, ma questo è solo un esempio delle tante collaborazioni che si potrebbero mettere in campo, contribuendo così in modo decisivo ad incrementare le presenze e la durata dei soggiorni nel settore del turismo culturale.

L’importanza, poi, di realizzare un collegamento immateriale tra la villa e il borgo di Casignana, partendo ovviamente

dall’ elemento più importante( la villa) ,ma senza dimenticare le altre peculiarità del territorio che, se valorizzate, potrebbero dare un impulso notevole all’economia del posto.

Si inizia finalmente ad avere piena consapevolezza dell’enorme valore storico e culturale del sito di Casignana, l’interesse attorno ad esso è sempre maggiore ed è arrivato il momento di PENSARE IN GRANDE.

L’iniziativa odierna rappresenta una tessera importantissima di questo incredibile mosaico di conoscenza.

Antonio Crinò

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