Lun. Apr 29th, 2024

È stato il diretto interessato ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa sull’operazione “Maestrale- Carthago”scattata nella mattinata di ieri in tutta Italia: a partire da maggio 2024, Nicola Gratteri non sarà più il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro. Le regole della magistratura, infatti, prevedono che gli incarichi direttivi non possano durare più di 8 anni. Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha pubblicato un lungo post su Facebook ripercorrendo gli anni trascorsi da Gratteri nel capoluogo di regione: “Ricordo quando il dottor Gratteri nella primavera del 2016 fece il suo ingresso negli uffici del Palazzo di Giustizia. Fu una ventata di aria fresca e libera, una scintilla di luce, un segnale di speranza per tutti i calabresi onesti. In questi otto anni – scrive il primo cittadino – Gratteri non solo ha inferto durissimi colpi alla criminalità organizzata, ma ha fatto molto di più: ha letteralmente rivoluzionato il ruolo della magistratura inquirente, portandola a competere con successo contro il nemico sullo stesso terreno dell’organizzazione, puntando sulle tecnologie investigative e sulla rapidità delle inchieste”. Fiorita aggiunge: “Il merito più grande che mi sento di riconoscere al dottor Gratteri è quello di avere messo la Calabria intera davanti a un bivio: decidere da che parte stare. E la Calabria ha scelto di stare con il bene e non con il male. Il nostro Procuratore ha sfidato e continua a sfidare la mafia a viso aperto. Ha cercato il consenso popolare non come esercizio di vanità, ma come ulteriore ‘arma’ da utilizzare contro un nemico pericoloso, ramificato, infido. La gente si è fidata e si fida di lui. Dicendo sempre quello che pensa, anche a rischio di risultare antipatico, ha affermato un valore assoluto del nostro assetto democratico: l’autonomia della magistratura rispetto agli altri poteri. Questo gli ha consentito di fare quello che altri non erano riusciti a fare, infrangere il muro di omertà che protegge la mafia, colpire le cosche nei loro patrimoni, indagare con i più moderni e sofisticati sistemi, senza guardare in faccia nessuno. Questo non significa che sia stato infallibile, ma è proprio la fallibilità umana a determinare quel sistema di garanzie e di pluralità di giudizi che caratterizza il nostro sistema giudiziario e la nostra cultura garantista”. “Credo anche che, tra i tanti meriti acquisiti – egli abbia avuto anche quello di creare una ‘scuola’. Anche senza il dottor Gratteri, ma sempre nel suo solco, la Procura di Catanzaro sarà sempre e ancora il faro della lunga battaglia contro la criminalità calabrese. La ringraziamo infine per aver consegnato alla città una struttura meravigliosa come l’ex ospedale militare, ma soprattutto per avere fatto di questa nostra città, un po’ sonnolenta, ma onesta e perbene, il centro della legalità nella nostra difficile regione”, conclude il primo cittadino di Catanzaro.

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