Gio. Mag 2nd, 2024

E’ un dovere attenzionare anche se in piena estate, principalmente per una questione di civiltà sociale evidentemente non ancora pienamente raggiunta. Una sfida che coinvolge tutti invitati ad esercitare un maggiore rispetto dell’ambiente viste le penose scene di spregiudicato abbandono di rifiuti lungo i bordi di alcune delle tante strade calabresi. E’ innegabile che in questo periodo soprattutto quanto accade si ponga come un bigliettino da visita inadeguato soprattutto per chi ha scelto la Calabria come meta dove trascorrere le proprie vacanze. Sulla questione si fa sentire Marcello Anastasi, già Consigliere regionale della Calabria: << Ormai chiunque si accorge di tale fenomeno espressione di degrado ai danni dell’ambiente e che rischia di incupire la bellezza della nostra regione , perfino i ragazzini con le loro famiglie mentre vanno al mare in auto nell’accorgersi degli accumuli di spazzatura lungo i bordi di alcune strade, per primi puntano il dito sul problema chiedendo spiegazioni ai loro genitori. Per certi versi questo può anche significare che le scuole sull’educazione all’ambiente stiano facendo benissimo la loro parte. La persistenza del problema abbandono rifiuti però rimane preoccupante e lascia pensare che non sia stato ancora del tutto superato evidentemente perché esiste ancora uno zoccolo duro tra gli abitanti che si ostinano a ricorrere in maniera molto spicciola nel volersi disfare di ciò che ormai non serve più e destinato secondo loro ad essere depositato lungo le strade piuttosto che aderire ai servizi previsti di raccolta differenziata . Evidentemente servono maggiori controlli sul territorio ed azioni anche forti per scoraggiare chi persegue nell’errore oltre a campagne informative ed educative per promuovere il rispetto dell’ambiente, specialmente in estate. I casi di abbandono di sacchetti con dentro della spazzatura non riguardano purtroppo soltanto le strade ma anche altri luoghi come,per esempio, le spiagge. Anche in diversi casi si ricorre a modi molto sbrigativi per liberarsi dalla spazzatura, dimenticandosi delle vere modalità da seguire completamente diverse da lasciare rifiuti sulle spiagge o lungo tratti stradali comunali, provinciali, che non valorizzano certamente l’ambiente e tanto meno la bellezza della Calabria. Non sono poche le arterie stradali calabresi, alcune di esse anche particolarmente importanti per la mole di traffico di turisti, diretti verso luoghi di mare e di villeggiatura della nostra regione, alla cui vista non sfugge l’indecoroso abbandono della spazzatura. Un bigliettino da visita che si presenta non bene nel fare accoglienza soprattutto per chi arriva da fuori e che si aspetta una Calabria pulita e salubre con il sole splendente e luminoso nel cielo sereno e azzurro come solitamente si lasci vedere nella pubblicità. Certamente non si tratta solamente di un problema di immagine ma anche per la circolazione, visti i tempi che corrono per via di incidenti che sino adesso non sono stati pochi e purtroppo anche gravi. Si tratta, inoltre, di tutelare l’ambiente e la salute pubblica, prevenendo eventuali infezioni o contaminazioni ambientali. C’è anche da non sottovalutare il rischio della presenza di cani randagi che a volte si raggruppano nei luoghi dove sono presenti accumuli di rifiuti in cerca di cibo, ed il cui comportamento aggressivo potrebbe costituire un pericolo serio per i passanti. Predisporre per tempo un piano di intervento più efficace e celere potrebbe prevenire tali problemi che si ripetono puntualmente di anno in anno. Servirebbero anche delle contromisure “importanti” per scoraggiare comportamenti che non favoriscono la pulizia dell’ambiente, predisponendo anche sistemi di video sorveglianza; segnali stradali di assoluto divieto di abbandono della spazzatura per strada, e altro ancora. Si spera che tutti i cittadini facciano la loro parte anche quando diventi necessario che commesso l’errore per primi provvedano a rimediare tentando di risolvere il problema personalmente in sinergia con gli Enti del territorio ( l’art. 192 del D. Lgs. n. 152/2006) . Ci si auspica che questo possa avvenire sul serio assumendosi direttamente loro responsabilità di provvedere al recupero e allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi, fermo restando che questo vale anche per gli Enti proprietari o gestori delle strade. I Comuni, le Provincie, l’Anas, i quali è evidente che anch’essi trovino difficoltà nel riuscire ad intervenire e anche in tempi celeri per cui forse andrebbe programmato più attentamente un piano di azioni più efficace rispetto al problema. Probabilmente servono più uomini e mezzi sul territorio a garanzia della sicurezza

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