Lun. Apr 29th, 2024

Fa discutere l’inchiesta sulla presunta gestione illecita del cimitero. Il movimento di Cannatà: «Messaggi fuorvianti da parte di chi ha amministrato per 23 anni». E Antico: il sindaco fa l’eroe-vittima

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Politica in piena bagarre: l’operazione “Aeternum” condotta dai Carabinieri, coordinati dalla Procura di Palmi, sulla gestione del cimitero cittadino, con oltre 70 indagati per reati che vanno dall’associazione a delinquere ai falsi in atto pubblico, dalla truffa ai delitti contro la pubblica amministrazione e al sentimento di pietà per i defunti che nei giorni scorsi ha portato a diversi arresti, ha sollevato polemiche incandescenti tra le diverse forze politiche.
A parte l’unanime plauso agli inquirenti per l’eseguita operazione e l’attenzione per il dolore dei cittadini vittime della complessa vicenda, il resto dei commenti ha dedicato spazio agli strali incrociati tra le formazioni politiche di maggioranza e di opposizione consiliare. Il Partito democratico e il movimento “Per un nuovo inizio”, formazioni di maggioranza, hanno, tra l’altro, sottolineato giorni fa il positivo impegno del sindaco Francesco Cosentino e dell’attuale amministrazione nell’ambito della vicenda, adombrando l’inerzia dei passati esecutivi; uno spunto censurato, neanche tanto velatamente, dal movimento “Per Cittanova 4.0”, guidato dall’ex sindaco Alessandro Cannatà: «Alcune forze politiche che hanno amministrato Cittanova per ben 23 anni dal 1993 ad oggi, vorrebbero far passare messaggi fuorvianti verso amministrazioni che nei pochi anni di loro servizio alla comunità hanno dimostrato con i fatti di perseguire la legalità e la crescita del paese. Al primo cittadino – prosegue la nota del movimento “Per Cittanova” – che pare abbia lamentato di essere stato lasciato solo in questo frangente ricordiamo che ci siamo sempre schierati dalla parte delle Istituzioni, se a conoscenza dei fatti, senza badare ad alcun colore politico: ci avesse informati saremmo stati al suo fianco, a differenza di altri suoi vicini. Chiediamo di aprire un dibattito consiliare – conclude la formazione politica – sullo specifico argomento; sarebbe finalmente la volta buona per portare a conoscenza della popolazione fatti di cui il sindaco pare essere il solo depositario».

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