Lun. Apr 29th, 2024

Le parole di Massimo Ripepi, intervenuto con una diretta social dopo aver incontrato Brunetti, ultras e Fenice Amaranto a Palazzo San Giorgio

“La riunione è finita. Dirò cose di cui mi assumo la responsabilità. Oggi la politica è fatta di chiacchieroni e Cetto La Qualunque, che sparano fesserie e supercazzole. Io vivo per la verità e non mi interessa il resto. Ho chiesto che venisse annullato il bando perché ho ravvisato un gravissimo errore nell’assegnazione a questa società”. Comincia così l’intervento di Massimo Ripepi. Il Consigliere è intervenuto con una diretta social dopo aver incontrato Brunettiultras e Fenice Amaranto a Palazzo San Giorgio.

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“Ho guardato le carte. E’ verissimo che il business plan della società che ha vinto era molto più dettagliato, ovviamente questo era un ente di formazione e la cosa era ben fatta, con spiegazioni. Dall’altra parte Bandecchi ha fatto un ottimo business plan ma meno preciso. Si può scegliere tramite un business plan? Le risorse da investire erano simili. La cosa più importante a questo punto era il patrimonio dei soggetti rappresentanti. E se veniva Bill Gates con due pagine di documento che facevamo? Gliel’ho detto a Brunetti. I documenti sono carta straccia”, ha aggiunto.

Poi Ripepi va più nel dettaglio dell’incontro: “a un certo punto ho percepito negli occhi di Brunetti che la decisione lui l’aveva presa sulla persona di Bandecchi. Latella, sincero, ha ammesso di averlo cercato e voluto. Eppure a Brunetti non piaceva. Non è però antipatia o simpatia, ma secondo me Brunetti non l’ha scelto per decisione politica, perché ingombrante. Mi assumo le responsabilità di ciò che dico”.

La rabbia degli ultrà e quella risposta di Ballarino

“Gli ultras – ha continuato – sono molto arrabbiati, vogliono garanzie. Uno di loro ha detto: ‘ci dovete dire ora quanto spendete, non vogliamo la Serie D ma dobbiamo andare almeno in B’. Prima che Brunetti desse la parola al DG Ballarino di Catania, il vero patron, mi hanno chiesto se volessi prendere la parola. Io ho detto: ‘voglio prima ascoltare il Direttore’. Lui ha detto: ‘no, dopo che parlo io non deve parlare più nessuno’. A quel punto io mi sono arrabbiato, gli ho risposto che noi siamo a Reggio e che lui è un ospite qui, noi siamo a casa. Lui ha parlato e se il buongiorno si vede dal mattino l’impressione è negativa. Ha parlato di tutto, senza rispondere alla domanda, ma ha detto qualcosa di importante. All’inizio ho visto la boriosità, poi ho percepito che non è riuscito a imbrogliare, è stato onesto. A un certo punto ha detto due cose: ‘non siamo ricchissimi ma manco morti di fame, abbiamo una certa cifra da spendere e un grande patrimonio di idee‘. In pratica: ‘se volete siamo questi’”.

“Non conosco queste persone, la percezione è che sono brave, che vogliono fare impresa e che però avrebbero potuto ambire a Canicattì, Locri, Gioia Tauro. Noi dentro Reggio Calabria abbiamo preso una società che potrebbe gestire l’Acireale. Vi ho detto quello che ho visto. Ora però loro, e lo dico chiaro, hanno detto: ‘noi abbiamo queste idee ma senza di voi non andiamo da nessuna parte. Noi domani siamo a Roma’. Hanno letto le considerazioni dei tifosi, che hanno ragione, e qui la colpa non è di questo imprenditore ma del Sindaco. Io non so se lui domani andrà a iscriversi. Tra le due preferisco che si iscriva, vediamo che tipo di squadra fa. Questo è un Presidente di Serie D, la C non riesce a gestirla, la dovrà cedere“.

“Tornando a Bandecchi, non c’era solo lui. Ho parlato con gente di Milano, per informarmi su quelli originari di Saline, e chiunque me ne ha parlato bene, con stima, senza considerare che da soli, e dico da soli, fatturano sette volte di più di questi di Catania. Si è persa una grossa occasione”, ha concluso.

Bandecchi: “Confondere una Università con un centro studi è demenziale”

Proprio Bandecchi è nuovamente intervenuto sui social, rispondendo a un commento: “Lo dico io che ha sbagliato. Ha sbagliato a chiedermi di presentare la domanda ed ha sbagliato a parlare di programma. Il nostro era il migliore perché ne avevamo la possibilità e la capacità. Il sindaco sapeva e sa di essere stato di fronte ad uno dei migliori presidenti del professionismo, premiato come il miglior presidente nell’anno 2022. La Ternana non ha mai avuto debiti e confondere una Università per un centro studi è quantomeno demenziale. Detto questo, meglio così, il prossimo anno ci facciamo una settimana sul mio yacht di 55 metri e analizziamo il campionato serenamente. Non si arrabbi, finché c’è vita c’è speranza”.

strettoweb

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