Lun. Apr 29th, 2024

In migliaia protestano al Porto di Gioia Tauro contro l’entrata in vigore della direttiva dell’Unione Europea sulle emissioni che penalizzerebbe lo scalo reggino

Sono in migliaia alla manifestazione organizzata al Porto di Gioia Tauro, di fronte l’ingresso doganale, contro la direttiva europea 2023/959 ETS che penalizzerebbe pesantemente lo scalo reggino mettendo a rischio la sua stessa esistenza. Alla protesta stanno partecipando, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, i lavoratori portuali, le istituzioni regionali, i sindaci calabresi, le sigle sindacali, le imprese portuali, le associazioni di categoria e l’intera comunità portuale.

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Porto di Gioia Tauro, Occhiuto annuncia: “c’è uno spiraglio”

Ieri ho sentito il ministro Gilberto Pichetto Fratin con il quale sono stato in quotidiano contatto nelle ultime settimane. Gli avevo chiesto di porre la questione della deroga per il porto di Gioia Tauro al tavolo dei Ministri dell’Ambiente dell’Ue. Lo ha fatto. Lo ringrazio, parrebbe che ci sia uno spiraglio“. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto parlando delle conseguenze della direttiva Ue che impone ai porti europei del bacino mediterraneo la tassazione sull’emissione di Co2.

“Non è semplice – ha aggiunto Occhiuto – perché come al solito l’Italia si accorge degli effetti delle decisioni europee nella fase discendente e non partecipa invece nella fase ascendente a produrre decisioni che rispettino l’mabiente ma che siano economicamente sostenibili”.

Il vice presidente del consiglio regionale e i capigruppo di Centrodestra a Gioia Tauro “per stoppare la direttiva dell’Unione Europea”

“Stoppare l’applicazione della direttiva Ue ‘Fit For 55’ che minaccia danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della Calabria. È l’appello che rivolgiamo a tutte le rappresentanze politiche, nazionali ed europee, affinché si impedisca la perdita di competitività degli scali europei, a partire dal Porto di Gioia Tauro, una vera eccellenza del Sud e del Paese. A ognuno è richiesto di fare la propria parte. Il 23 ottobre, in Consiglio regionale, approveremo una specifica mozione, per contribuire a fermare un tributo esoso per i mercantili che scelgono di fare scalo nei porti europei del Mediterraneo, prima di approdare in quelli del Nord Europa o americani. È una scelta dissennata, che, da un lato, non contribuisce a ridurre le emissioni di Co2 e, dall’altro, arrecando un danno all’economia del settore e all’indotto, non aiuta l’Europa, a pochi mesi dal voto, a rinforzare nei cittadini la fiducia nei suoi valori fondanti”.  È quanto asseriscono il vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo (in rappresentanza del presidente Mancuso) e i capigruppo di centrodestra in Consiglio regionale Michele Comito (FI), Giuseppe Neri (FdI), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Unione di Centro) e Giuseppe De Nisi (Coraggio Italia), che hanno partecipato alla mobilitazione a Gioia Tauro. 

Agostinelli: “il Porto di Gioia Tauro è a rischio”

“Gioia Tauro- ha spiegato il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno e Ionio, Andrea Agostinelli – rischia perché la direttiva dell’Ue che avrebbe finalità nobili, quelle di ridurre l’inquinamento atmosferico generato dal trasporto marittimo, si risolve in una distorsione del mercato del trasporto marittimo stesso perché inevitabilmente sposterà a sud il baricentro delle linee di navigazione. Dove? Verso porti nord africani per non dire, forse, mediorientali o turchi dove queste tassazioni non si applicano perché si tratta di porti extraeuropei oppure si applicano nella misura del 50%”. “E’ di tutta evidenza – ha aggiunto Agostinelli – che questo provocherà un danno molto sensibile non solo al porto di Gioia ma anche ad altri porti europei che hanno le stesse caratteristiche di Gioia e non solo. La direttiva è concettualmente sbagliata perché provocherà un danno a tutta la filiera logistica europea se pensiamo che anche le cosiddette autostrade del mare saranno tassate e quindi ci potrebbe essere un probabilissimo ritorno al trasporto su gomma anziché su mare che è assai meno inquinante”.

Le parole del presidente Mancuso

Il presidente Mancuso (fuori sede per motivi personali) in difesa del Porto di Gioia Tauro, afferma: “se la direttiva europea divenisse efficace, sarebbe un delitto a sangue freddo per la più rilevante piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa meridionale da cui dipende il destino di 4 mila addetti. E un colpo pesantissimo per il diritto allo sviluppo del Sud e del Paese”. 

Versace a Gioia Tauro: “Commissione Europea si ravveda. Il nostro porto va sostenuto e rilanciato”

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha preso parte alla manifestazione in difesa del Porto di Gioia Tauro, insieme ai sindaci del territorio, ai terminalisti, agli operai, agli imprenditori, all’Autorità portuale, ai sindacati, ai rappresentanti delle associazioni datoriali e di categoria, della curia, delle istituzioni a tutti i livelli.

“Era un obbligo prendere parte ad una manifestazione che mira a tutelare un bene non solo reggino e calabrese, ma un patrimonio per l’Italia e l’Europa intera“. Così, Versace è intervenuto invocando “una presa di coscienza da parte della Commissione europea affinché si ravveda rispetto alle nuove direttive ambientali in tema di trasporto marittimo”.

“I limiti imposti agli armatori – ha continuato – potrebbero significare un danno incalcolabile per il Porto di Gioia Tauro – ha continuato – che va, invece, sostenuto e rilanciato anche per la mole di investimenti fatti negli anni e per una storia ultra decennale che lo ha trasformato nella vera porta del Mediterraneo”.

“Siamo al fianco dell’Autorità portuale, dei lavoratori e del territorio – ha concluso Carmelo Versace – contro il rischio che, dal prossimo gennaio, si possano ridimensionare le attività dei terminal europei, come appunto Gioia Tauro, generando concorrenza sleale”.

Russo: “necessario rilanciare il Porto di Gioia Tauro”

“Oggi più mai è necessario rilanciare il Porto di Gioia Tauro. Due sono le questioni in gioco, una più urgente dell’altra. Innanzitutto, il rinvio dell’entrata in vigore, prevista per il primo gennaio 2024, della direttiva UE sulla riduzione delle emissioni in atmosfera nel settore marittimo, che costringerebbe le compagnie di trasbordo, per evitare pesanti sanzioni, ad attraccare in porti extraeuropei, magari di fronte alle coste italiane”. Lo afferma in una nota Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria. “Se non si darà a queste compagnie il tempo di adeguare i propri mezzi navali – prosegue – sarà altissimo il rischio di blocco dell’attività di Gioia Tauro, con perdita di leadership dell’importantissima infrastruttura e di posti di lavoro. L’altra urgenza è quella di progettare il rilancio dell’attività del Porto, valorizzandone tutte le potenzialità. Deve essere sicuramente potenziato il transhipment, ma è necessario altresì puntare ad esempio alla crocieristica per attrarre un turismo internazionale che possa godere delle bellezze della Calabria, dei suoi paesaggi, del suo ambiente, della sua archeologia. La vasta area retroportuale con l’area industriale, il gateway ferroviario e il rilancio del trasporto su rotaia, l’intermodalità integrata nave-ferro-gomma e tutto quanto può fare ancora di più del Porto un punto di riferimento nel Mediterraneo, rappresentano grandi opportunità di crescita da cogliere senza indugio. Prioritaria in questa direzione è l’esigenza di accelerare sulle infrastrutture di collegamento previste da Pnrr e fondi complementari”. “Le risorse europee e nazionali da investire non mancano – conclude Russo – e possono essere indirizzate verso obiettivi raggiungibili per evitare il rischio che il Porto rimanga una cattedrale nel deserto”.

L’assessore Battaglia al porto di Gioia Tauro: “Direttiva penalizzante che va immediatamente corretta”

“Una direttiva europea penalizzante e che va immediatamente corretta. Simili provvedimenti non possono essere lasciati all’interpretazione di qualcuno che, una mattina, si alza e decide sulla pelle delle persone. Il Comune di Reggio è in piazza con i lavoratori del Porto di Gioia Tauro perché condivide totalmente i motivi della protesta”. Anche l’assessore comunale ai Trasporti, Domenico Battaglia, ha manifestato di fronte ai cancelli del Porto di Gioia Tauro contro le nuove disposizioni in materia ambientale dell’Ue che limitano il transito lungo i terminal continentali.

“Ci auguriamo – ha detto Battaglia – che da questo sit-in pacifico, nasca, nelle istituzioni europee, la consapevolezza che bisogna far vivere i porti ed offrire una deroga a misure altrimenti deleterie per l’intero sistema produttivo. Qui, a Gioia Tauro, lavora tanta gente. Manifestare al loro fianco è un dovere per fare sentire la vicinanza delle istituzioni”.

Spero – ha ribadito l’assessore comunale – che l’Europa si ravveda presto, mettendo immediatamente mano alla direttiva attraverso un correttivo che sia in grado di dare una risposta positiva alle maestranze di Gioia”.

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