Gio. Mag 2nd, 2024

A Gaza spenta centrale elettrica. Razzi dalla Striscia, ad Ashkelon colpito l’ospedale

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jet dell’esercito di Israele stanno “attaccando” la Striscia di Gaza a un “livello senza precedenti” perché “quello che è accaduto qui è qualcosa che non era mai accaduto”. Lo ha detto il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica israeliana, Omer Tishler, in dichiarazioni riportate dal Times of Israel, secondo le ultime news, mentre oggi 11 ottobre 2023 proseguono le operazioni israeliane in risposta all’attacco di sabato scorso condotto da Hamas, che controlla l’enclave palestinese. “Qui c’è un nemico che lancia razzi, attacca i civili”, ha denunciato Tishler.

“Non ci comportiamo come gli altri dall’altra parte, non attacchiamo la popolazione civile – ha affermato, aggiungendo però che i raid non sono “chirurgici” – Dietro ogni attacco c’è un obiettivo. Operiamo in modo preciso e professionale, ma non chirurgico“. E ha puntualizzato: “Parliamo di migliaia di munizioni”.

Attacchiamo ogni luogo conosciuto di militanti e leader di Hamas, anche se ci sono delle limitazioni. L’Idf opera adeguatamente, fa le cose in un modo preciso, ma con molta forza”, ha poi detto parlando con i riservisti il capo di Stato maggiore israeliano Herzl Halevi.

A Gaza si ferma l’unica centrale elettrica

Avrebbe intanto smesso di funzionare l’unica centrale elettrica della Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che fa riferimento a notizie diffuse dall’Autorità per l’energia di Gaza secondo cui lo stop è dovuto alla mancanza di carburante.

Dopo l’attacco lanciato sabato in Israele da Hamas, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aveva annunciato lunedì “un assedio totale” all’enclave palestinese, interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante. L’Egitto ha proposto “una tregua di 6 ore per portare aiuti umanitari a Gaza”, riferisce al-Arabiya, citando proprie fonti.

Accordo Netanyahu-Gantz per governo di unità nazionale

Benjamin Netanyahu e Benny Gantz hanno raggiunto l’accordo per il governo di unità nazionale per fronteggiare l’emergenza. Secondo fonti del Likud, citate da Hareetz, il premier Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e Gantz, capo di Stato maggiore ed ex ministro della Difesa, faranno parte del gabinetto di guerra ristretto che il leader dell’opposizione ha chiesto di creare. Gadi Eizenkot, ex capo dello stato maggiore e membro del partito di Gantz, insieme al ministro degli Affari Strategici vi prenderanno parte come osservatori.

Secondo l’accordo per il governo di emergenza, cinque membri del Partito Nazionale di Gantz saranno aggiunti al più ampio gabinetto di sicurezza che opera sotto ogni governo. Sempre sulla base dell’accordo, non verrà fatta avanzare nessuna legge della Knesset o risoluzione del governo che non sia collegata alla gestione della guerra.

Il presidente Joe Biden e la vice presidente Kamala Harris hanno parlato questa mattina con Netanyahu “per discutere del continuo sostegno degli Stati Uniti a Israele mentre si difende e protegge il suo popolo”. Lo rende noto la Casa Bianca, secondo cui i due leader hanno concordato di rimanere in contatto regolare “di fronte a un’aggressione senza precedenti e spaventosa da parte dei terroristi di Hamas”.

Israele ha intanto rinviato le elezioni locali in programma per il 31 ottobre a causa della guerra ed è la prima volta in 50 anni. Il voto dovrebbe essere posticipato di tre mesi, ha reso noto il ministero dell’Interno.

Riprende lancio razzi da Gaza, Israele risponde a missili dal Libano

Dopo diverse ore è ripreso oggi il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele. Sono stati lanciati, si legge sul Times of Israel, in direzione delle città di Ashdod e Ashkelon, nel sud di Israele, da dove arrivano diverse segnalazioni di impatti. Ad Ashkelon è stato colpito l’ospedale.

Le forze israeliane confermano inoltre di aver rilevato il lancio di un missile anticarro contro una postazione militare vicina al confine con il Libano. “Un missile anticarro è stato lanciato dal Libano in direzione di una postazione militare adiacente al villaggio di Arab Al-Aramshe sulla Linea Blu (la linea di demarcazione tra il confine di Israele e Libano)”, fanno sapere. Le Idf stanno “attaccando il territorio libanese” in risposta.

Secondo i media libanesi, Israele ha “bombardato” i villaggi di Dhayra e Yarine, vicini al confine, dopo il lancio dal Libano di due missili guidati contro obiettivi militari nel nord di Israele. Hezbollah, riportano anche i media israeliani, parla di un attacco in risposta all’uccisione di tre suoi miliziani in operazioni effettuate lunedì da Israele.

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha poi confermato di aver attaccato una postazione israeliana nel nord di Israele. Lo riportano i media libanesi. Hezbollah parla di un “gran numero” di perdite, tra morti e feriti, fra le forze israeliane. “La resistenza islamica – afferma un comunicato di cui danno notizia i media libanesi – sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, in particolare quando questi attacchi fanno martiri”.

Le sirene di allarme sono intanto risuonate nel nord di Israele per avvisare di attacchi imminenti, riferisce l’emittente pubblica Kan precisando che l’allarme riguarda il villaggio settentrionale di Arab al-Aramshe, vicino al confine con il Libano.

Almeno 1200 morti in attacco Hamas, 1055 vittime a Gaza

E’ intanto salito ad almeno 1.200 morti e oltre 2.700 feriti il bilancio delle vittime in Israele dell’attacco lanciato sabato scorso da Hamas. Lo ha confermato il portavoce delle forze israeliane (Idf), Jonathan Conricus, parlando di un bilancio “impressionante” e “inimmaginabile”. La “stragrande maggioranza” delle vittime erano civili, ha sottolineato.

L’Esercito israeliano ha diffuso intanto i nomi di altri 14 soldati uccisi in scontri con Hamas, dopo l’attacco di sabato scorso in Israele, e sale così a 170 il numero dei caduti fra i militari, riferisce Times of Israel.

E sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all’attacco di Hamas. Sono 1.055 i morti e 5.184 feriti, ha reso noto il ministero della Salute di Gaza, citato da ‘Haaretz’. Un precedente bilancio riferiva di almeno 260 bambini rimasti vittime.

A Gaza “colpiti centinaia di obiettivi”

Decine di jet dell’Aeronautica israeliana hanno intanto colpito “oltre 200 obiettivi” nella zona di Al-Furqan, area di Gaza da cui “Hamas pianifica ed esegue i suoi attacchi”. Lo hanno confermato sul social X le forze israeliane (Idf) nell’ambito delle operazioni seguite all’attacco di sabato scorso. “Si tratta – si legge – del terzo contrattacco nell’area nelle ultime 24 ore”. In totale, hanno precisato, sono stati colpiti 450 obiettivi.

Jet israeliani hanno poi bombardato l’Università islamica di Gaza, struttura di Gaza City che secondo i militari israeliani “funge da centro di formazione per ingegneri di Hamas”. Secondo le Idf si tratta di “un centro importante di potere politico e militare” per Hamas e di un istituto di “formazione per lo sviluppo e la produzione di armi”.

I caccia israeliani hanno colpito il quartier generale della Mezzaluna Rossa palestinese nella parte settentrionale della Striscia. Ad annunciarlo è stata la stessa organizzazione. L’esercito israeliano sta compiendo verifiche per accertare l’accaduto. Morti tre medici palestinesi nel raid.

In raid colpita casa di un comandante di Hamas: uccisi i parenti

Nei raid aerei israeliani che nella notte hanno colpito Gaza sarebbe stata centrata anche la casa a Khan Younis di parenti di Mohammad Deif, comandante militare di Hamas. Lo riporta il Times of Israel sulla base di notizie circolate nei media locali che citano fonti palestinesi secondo cui jet israeliani avrebbero colpito la casa del padre di Deif, uccidendo il fratello di quest’ultimo, suo figlio e la nipote del fratello. Secondo al-Mayadeen, canale legato agli Hezbollah libanesi, nella casa di Khan Younis c’erano diversi parenti, che sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie.

Nato a Khan Younis più o meno 60 anni fa, Deif è il ‘fantasma’ di Gaza. Pochissimi hanno contatti diretti con lui e ci sono dubbi persino sulla sua reale identità. L’ultima sua foto risale al 2001, quando fu rilasciato da un carcere dell’Anp. Negli ultimi 20 anni è sopravvissuto a diversi tentativi israeliani di assassinarlo.

Erdogan: “Turchia pronta a mediare”. Anche Mosca si offre per “contribuire a risoluzione”

”La Turchia è pronta a fare tutto il possibile, compresa la mediazione” e svolgere il ruolo di “arbitrato equo”, in modo da ”far uscire rapidamente la regione da questo vortice”, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo alla riunione dell’Akp ad Ankara.

La Russia può contribuire a risolvere il conflitto israelo-palestinese dal momento che continua a mantenere contatti con le parti coinvolte, ha detto in un briefing con la stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Manteniamo i nostri contatti con le parti in conflitto”, ha dichiarato, affermando che Mosca ”continua a monitorare attentamente la situazione”. La Russia, ha aggiunto, “è un Paese che può partecipare ai processi di risoluzione” del conflitto.

Intanto l’Egitto ha proposto “una tregua di 6 ore per portare aiuti umanitari a Gaza”, riferisce al-Arabiya, citando proprie fonti.

Arrivato primo carico di armamenti Usa in Israele

E’ arrivato intanto nelle scorse ore dagli Usa in Israele un cargo con equipaggiamento militare. Il Jerusalem Post precisa che si tratta di attrezzatura acquistata da Israele. Le forze israeliane hanno fatto sapere che si tratta del “primo aereo” carico di “armamenti Usa”, arrivato ieri sera nella base aerea di Nevatim, nel sud di Israele.

Almeno 7 giornalisti uccisi a Gaza

Sarebbero almeno sette i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato il suo attacco contro Israele. Lo riferiscono gruppi per la libertà di stampa.

Strage di Kfar Aza, Idf: “Hamas pagherà”. Terroristi negano uccisione di bambini

“Hamas pagherà” per la strage a Kfar Aza, assicurano le forze israeliane. Hamas smentisce la notizia di bambini uccisi, anche decapitati, durante l’assalto al kibbutz. “Affermiamo categoricamente la falsità delle accuse promosse da alcuni media occidentali, che in modo non professionale adottano la narrativa sionista piena di bugie e calunnie verso il popolo palestinese e la sua resistenza, fra cui l’affermazione che siano stati uccisi bambini, alcuni decapitati, che vengano presi di mira i civili”, afferma un comunicato delle Brigate al Qassam, il braccio armato di Hamas.

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Il riferimento è alla notizia diffusa ieri dall’emittente israeliana I24 news secondo la quale fra i civili massacrati nel kibbutz di Kfar Aza vi sarebbero una quarantina di neonati e bambini piccoli, alcuni dei quali sarebbero stati decapitati. La notizia non è stata ancora confermata dall’esercito israeliano. “Abbiamo visto le notizie, ma non abbiamo dettagli o conferme in proposito”, ha detto un portavoce dell’esercito israeliano contattato dall’agenzia stampa turca Anadolu.

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