Lun. Apr 29th, 2024

Lo scorso 13 ottobre ha rischiato la vita perchè ferito al volto da un paio di colpi di pistola esplosi da breve distanza; appena ripresosi è stato arrestato per scontare un residuo di pena, tutt’altro che irrisorio – circa 5 anni – per aver preso parte a un duplice tentato omicidio avvenuto nel 2012 nel cuore del quartiere Sbarre, a poca distanza dal carcere San Pietro, ai danni dei titolari di un negozio di frutta. Per gli inquirenti, e i Giudici che hanno reso definitiva la sentenza di condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione, una delle due vittime aveva un debito, relativo alla vendita di una moto, con un complice di Mangiola.
Nuovamente al centro delle cronache cittadine il 38enne Gioele Carmelo Mangiola: su disposizione e con il coordinamento del procuratore generale Gerardo Dominijanni, i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito un ordine di carcerazione dopo che, nei giorni scorsi, la Cassazione ha reso definitiva la sentenza della Corte d’Appello in cui è stato condannato per il duplice, rocambolesco, ferimento. Dopo la carcerazione preventiva a carico di Gioele Carmelo Mangiola resta da scontare un residuo di pena di cinque anni di carcere.
Parallelamente proseguono le indagini sulla sparatoria alle 10 di mattina in via Abate Sant’Elia nel quartiere Ravagnese, a poche decine di metri dall’aeroporto, e davanti a una scuola elementare (fortunatamente in quei giorni chiusa per un deficit strutturale). Dalle scarne notizie che trapelano dagli ambienti investigativi è stato raggiunto dai colpi di pistola mentre si trovava in strada piuttosto che agli arresti domiciliari a cui era sottoposto.

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