Ven. Mag 3rd, 2024

Appare allarmante il dato di Openpolis relativo al numero dei giovani laureati in Italia: sulla base di una statistica pubblicata dal sito nel 2022, si evince che solo il 28,3% degli studenti italiani conclude gli studi universitari, mentre la media degli altri Paesi europei si attesta attorno al 41,2%. Svariate sono le cause del mancato accesso o dell’abbandono ai percorsi di studio di tipo universitario, soprattutto al Mezzogiorno.

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I dati dell’Italia

La dispersione scolastica si rivela più marcata al Sud, dove risultano carenti i servizi legati agli asili nido, a scuole con tempo prolungato, mense, palestre, a percorsi orientativi e a servizi residenziali per studenti. Tutto questo conduce a un drastico abbandono scolastico già alla scuola superiore, rendendo il numero delle immatricolazioni universitarie ancora più esiguo.

Milano e Bologna registrano un numero di diplomati di scuola secondaria di secondo grado e laureati vicino al 46%; il dato scende al di sotto del 30% in città quali Bari, Napoli, Palermo e Catania. Tra i neodiplomati italiani la media di coloro che si iscrivono all’università al Nord è pari a circa il 60%, mentre scivola tra il 41% e il 44% in province quali Siracusa, Salerno, Benevento, Napoli e Catania.

La proposta delle università telematiche

Un’ottima soluzione, utile per i neodiplomati che intendono proseguire gli studi, ma che sono limitati dai divari territoriali, è rappresentata dalle università telematiche, che si propongono creando un ponte per rimuovere molte delle difficoltà che affliggono i neodiplomati. Gli istituti ufficialmente riconosciuti dal Miur sono 11 in Italia: tra questi, uno dei migliori – nonché primo in Italia per numero di iscritti nell’ultimo anno accademico – è l’università eCampus, che propone ben 62 corsi di laurea diversi.

Il principale punto di forza degli atenei telematici è la flessibilità: le videolezioni infatti sono fruibili in qualunque momento della giornata, da qualsiasi parte del mondo, basta un dispositivo e una connessione internet. In questo modo lo studio è facilmente compatibile anche con l’attività lavorativa o con eventuali altri impegni personali. Il materiale didattico è disponibile interamente online, consentendo un notevole risparmio. Gli studenti sono seguiti da un tutor, che li affianca dal momento dell’immatricolazione fino al traguardo della laurea, e gli appelli d’esame sono fissati a cadenza mensile.

In conclusione, l’accesso all’istruzione è un tema importante in Italia e le università online possono contribuire a migliorare la situazione. La formazione online ha il potenziale per raggiungere più studenti in più luoghi, senza le barriere di tempo e di spazio che spesso impediscono l’accesso all’istruzione tradizionale. Mentre ci sono ancora diversi miglioramenti che possono essere fatti al sistema educativo italiano, la formazione online offre un modo per fare passi avanti nella giusta direzione e garantire che tutti abbiano accesso a un’istruzione di qualità, indipendentemente dalla loro posizione geografica o situazione economica.

Accesso all'istruzione, in Italia pesano i divari territoriali i dati Openpolis.jpg

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