Gio. Mag 2nd, 2024

LA “NUOVA AGENDA URBANA”, approvata nel 2016 nella conferenza “Habitat III” delle Nazioni Unite, ha tracciato le strategie globali di urbanizzazione per i prossimi vent’anni, delineando una visione ambiziosa di città compatte, sviluppate lungo assi di trasporto pubblico sostenibile e umanizzate da una crescita policentrica.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il suo punto centrale è il Diritto alla Città, di “Una Città per la gente e non per il profitto”, di una visione che vuole indurre i governi locali a una pianificazione che privilegi il pubblico sul privato nell’organizzazione delle Città.

Già oggi le Città di tutto il mondo, che ospitano oltre il 50% dell’umanità, sperimentano sempre più soluzioni per la sostenibilità e l’inclusività, più verdi, sicure e prospere. Città in molte delle quali i loro abitanti già da anni viaggiano su treni alimentati a energie rinnovabili.

Oggi sono infatti le Città di una certa dimensione, e non i piccoli paesi, quelle che danno l’opportunità di darsi amministrazione e governo del territorio efficiente, di dare risposte sostenibili alla nuova domanda di mobilità, ecosostenibilità e comunicazione, ai nuovi modi di produzione, dello stile, della qualità della vita e della coesione sociale.

La nostra idea è quella di contribuire, partendo da alcune infrastrutture materiali esistenti, a far nascere una smart city/land (una città/territorio intelligente) che si sviluppi lungo assi di trasporto pubblico, umanizzata da una crescita policentrica. Che riduca all’essenziale il consumo di suolo e che sia un centro culturale riconosciuto, collocato in un nuovo contesto territoriale coeso socialmente e istituzionalmente. 

Se per mobilità sostenibile si intende la garanzia che il sistema di trasporto corrisponda ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, riducendo al minimo gli aspetti negativi su di essi, ebbene dobbiamo purtroppo prendere atto che, non solo non si possa ancora parlare nel territorio della “Città della Piana” di Gioia Tauro di mobilità sostenibile ma, addirittura, che non si possa parlare neanche di diritto alla semplice mobilità, come viene comunemente intesa.

La “Città della Piana” per poter nascere, diventare politicamente forte e per utilizzare al massimo ed al meglio le proprie risorse, ha bisogno anzitutto di UN PROGETTO DI MOBILITÀ SOSTENIBILE che realizzi la sicurezza negli spostamenti, la difesa dell’ambiente e nello stesso tempo decongestioni il costoso ed inquinante traffico stradale privato.

Un Progetto cioè per valorizzare Parchi, Bellezze Naturali e Centri Storici, che guardi al collegamento del Porto con il territorio, al futuro Nuovo Ospedale della Città della Piana ed al recupero delle ex strutture sanitarie esistenti.

Un Progetto cioè che punti a rigenerare l’infrastruttura ferroviaria esistente, pensando al restauro delle stazioni degradate e abbandonate, all’integrazione di treni, auto, cicli e pullman elettrici per poter facilitare le attività produttive, ridurre i costi per gli spostamenti privati, per incrementare i flussi turistici.

Solo così si potrà valorizzare il grande patrimonio naturalistico, architettonico, e le bellezze esistenti lungo le due tratte delle ex Ferrovie Calabro Lucane, come la grotta di Sant’Elia e i parchi archeologici, l’artigianato di Seminara e la Chiesa della Madonna dei Poveri, la Varia di Palmi, gli Uliveti secolari, il Parco d’Aspromonte, la fascia costiera, le fontane storiche, l’Orto botanico di Cittanova, il castello di San Giorgio Morgeto, le bellissime chiese di Cinquefrondi, Polistena, Oppido con il suo pregevole museo diocesano e tutti i borghi delle aree interne, le aste fluviali del Mesima e del Petrace da trasformare in Parchi. Tutto ancora oggi purtroppo degradato e in via di abbandono.

Un’idea che punti ad utilizzare veicoli ferroviari di ultima generazione e che preveda il prolungamento dell’attuale linea da Cinquefrondi, passando per Melicucco, Anoia, Maropati, Giffone, Galatro, Feroleto della Chiesa e Plaesano, Laureana di Borrello, Rosarno, S. Ferdinando, Porto di Gioia Tauro, per ricollegarsi infine all’esistente capolinea di Gioia Tauro, realizzando così una MODERNA ED EFFICIENTE METROPOLITANA CIRCOLARE che li colleghi tutti H24 per 365 giorni.

Compresi anche gli abitati del versante nord da Cinquefrondi verso Candidoni, Serrata e San Pietro di Caridà e del versante Sud da Cittanova verso Molochio, Terranova S.M., Varapodio, Cosoleto, Oppido Mamertina, S. Cristina, San Procopio, Scido e Seminara mediante un collegamento con pulmini elettrici in coincidenza con la Metropolitana.

Provvedendo inoltre a riattivare il tronco Gioia Tauro-Palmi-Seminara-Sinopoli-S.Eufemia e da lì estenderlo con pulmini elettrici fino a collegare la stazione sciistica di Gambarie con la Città della Piana.

E si dovrà finalmente impegnarsi a completare il progetto del 1920 da Cinquefrondi alo Jonio (ove già esiste il collegamento Mammola-Gioiosa Jonica) per connettere anche su ferro i due versanti Tirrenico e Jonico, rivendicando dal Ministero la realizzazione di un’altra canna (ferroviaria) in aggiunta alla galleria della Limina.

A chi sembrano utopie rispondiamo subito che è da esse che si parte e che, passando per i sogni che non dovremmo mai smettere di coltivare, si dovrà passare poi velocemente alle cose concrete. Sottoscrivendo tutti i 33 Comuni, la Città Metropolitana e la Regione un protocollo d’intesa, assumere impegni di spesa per redigere un primo studio di fattibilità, reperire finanziamenti e passare alla redazione di un progetto esecutivo che diventi patrimonio identitario di tutto il territorio.

Oggi è il momento favorevole perché la tendenza del PNRR è quella di dare priorità agli investimenti infrastrutturali nelle Città, perché è nei grandi centri urbani che si gioca la sfida fondamentale della mobilità italiana per superare il gap che le separa dalle sorelle italiane e europee.

Alcune perplessità però sorgono spontanee : siamo certi che la Città Metropolitana di Reggio Calabria abbia dato nel suo Piano Strategico l’importanza che merita questo progetto lungimirante della Metropolitana della Città della Piana? O che non si interessi principalmente e solo della mobilità nella Città di Reggio? ABBIAMO QUALCHE DUBBIO IN PROPOSITO, CHE VORREMMO FOSSE SCIOLTO !

Perché, intanto, nel recente incontro si sono curiosamente riuniti a Taurianova soltanto i Sindaci dei 7 Comuni da Gioia Tauro a Cinquefrondi con l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Emma Staine, quelli cioè oggi attraversati dalle vecchie Taurensi, quasi che il problema sia solo loro e non invece, com’è interesse di tutti i suoi 33 Comuni della Città della Piana? E’ UN COMPORTAMENTO RIDUTTIVO, DEBOLE  E POLITICAMENTE PERDENTE !

All’Assessore regionale Staine vogliamo ricordare, a sostegno della nostra idea e per contestare il suo approccio parziale al problema delle Ferrovie Taurensi, la proposta fatta dalla stessa Giunta Regionale che ha ammesso che tali Ferrovie debbano essere rimesse in funzione per integrarle nel sistema Metropolitano regionale allo scopo di far uscire il territorio dal suo isolamento.

Prendiamo atto favorevolmente, invece, che per quanto ci risulta solo il Comune di Gioia Tauro, con il Sindaco Aldo Alessio, abbia avuto la sensibilità di inserire nel suo programma elettorale la riqualificazione delle Taurensi in Metropolitana di superficie.

Posizione che dovrebbero adottare al più presto con propria delibera tutti i 33 Consigli Comunali con l’invito, sia alla Città Metropolitana di Reggio Calabria a modificare il Piano Strategico Metropolitano per inserirla fra le opere prioritarie da realizzare, sia alla Regione Calabria per inserirla nella propria programmazione di breve termine con il PNRR (in cui ci sono abbondanti fonti finanziarie non ancora o poco utilizzati !) impegnando anche i fondi residui del POR Calabria 2015-2021 e quelli del nuovo POR Calabria 2021-2027.

Vorremmo inoltre sentire la posizione in merito dei nostri consiglieri regionali, dei parlamentari, dei partiti e dei sindacati, perché finora sembra QUASI CHE IL PROBLEMA NON LI TOCCHI. Ad eccezione della UIL Trasporti che recentemente ha reso pubblica la propria posizione favorevole in merito alla realizzazione della Metropolitana invitando la Regione ad impegnarsi per questa infrastruttura.

Riteniamo sbagliato, e in controtendenza con la politica europea del PNRR, anche l’attuale provvedimento della Regione Calabria che ha concesso ai Comuni di Cittanova e Taurianova il finanziamento di 700.000 euro per la realizzazione del Velorail.

Operazione che, se fatta in altre condizioni, avrebbe potuto anche essere accettata se non fosse che ciò lascia intravedere  un contentino per non far ostacolare l’affossamento definitivo di questa importante e strategica linea ferrata indispensabile per lo sviluppo del territorio della Città della Piana.

Infine, chi ritiene di trasformare il tracciato della linea ferrata soltanto in una pista ciclabile dimostra di non conoscere GLI SCENARI DEL FUTURO. Vogliamo anche noi una Pista ciclabile ma, ci chiediamo, perché distruggere un’importante infrastruttura ferroviaria storica se è vero, e c’è ragione di crederlo, che : entro il 2050 il trasporto passeggeri è destinato ad aumentare del 50%;  che in quest’ultimo periodo c’è stato un incremento complessivo del 14% della mobilità su rotaia ed un ridimensionamento del trasporto su strada (-30% nell’ultimo periodo)? ed infine, fatto ancor più importante, che è provato che i territori sprovvisti di buoni collegamenti pubblici non hanno alcuna prospettiva di sviluppo ?

Se tutto ciò è vero, ed è vero, è assiomatico che privilegiare il trasporto pubblico locale, attuando misure graduali per realizzare il passaggio dal gommato alla ferrovia, diventi un passaggio ragionevole ed anzi obbligato.

Ed è quello che, in sostanza, gli ALTRI TERRITORI della Regione hanno intelligentemente programmato quasi 20 anni or sono, con i fondi europei del POR Calabria 2007-2013, e che presto diverrà realtà, in quanto è già stato progettato ed è in corso di appalto, per circa 450 MLN di euro (recentemente incrementati di ulteriori 450 MLN), il SISTEMA METROPOLITANO CALABRESE  di Cosenza-Rende; Stazione ferroviaria Lamezia Terme, Aeroporto, Catanzaro Lido;  Paola, Sibari, Corigliano, Crotone, Rossano e, infine, Reggio Calabria-Lamezia Terme.

Praticamente, il SISTEMA che entro pochi anni consentirà a quasi tutta la Calabria di potersi muovere entro e fuori i propri confini civilmente, in sicurezza e in tempi ragionevoli. Praticamente con la sola esclusione della Città della Piana che, non avendo giocato alcun ruolo in questo delicato settore, al contrario ha incrementato il trasporto privato (inefficiente ed inquinante) a scapito del trasporto pubblico !

Riteniamo, per concludere, che sia indispensabile ed urgente con il concorso di tutti i 33 Sindaci, predisporre UN PROGETTO PER LA RIGENERAZIONE DELLA FERROVIA DELLA CALABRIA, integrata a fini trasportistici, sociali, produttivi e turistici. Rifunzionalizzando le stazioni lungo il suo percorso, realizzando nuovi parcheggi e piazzali di scambio auto, cicli, bus elettrici, attrezzando gli ambiti di paesaggio dei boschi di ulivo ed i futuri parchi fluviali, le aree costiere, interrando i passaggi della rete ferroviaria con le intersezioni stradali nei centri abitati e riqualificando a verde pubblico le aree di risulta in tutti i borghi.

Servirebbero in definitiva, sia l’infrastruttura ferroviaria che una PISTA CICLABILE per le quali ci battiamo da anni, a configurare finalmente attorno ad esse la nascente CITTA’ POLICENTRICA DELLA PIANA AL SERVIZIO DEL PORTO ED IL PORTO AL SERVIZIO DELLA CITTA’, unica visione strategica capace di creare una forte coesione sociale e identitaria dei suoi 170.000 abitanti, capace di far decollare finalmente tutto il territorio e dare nuovo sprint alla Calabria tutta.

Cittanova 04.12.2023

                                                           Per il Coordinamento della CITTA’ DELLA PIANA

                                                                          Il Presidente Armando Foci

Print Friendly, PDF & Email