Lun. Apr 29th, 2024
Assoluzione a Locri: Assenti Elementi di Dolo, Dipendenti Comunali dichiarati non Colpevoli. Non erano ‘Furbetti del Cartellino'”

Nelle motivazioni della sentenza, il giudice Rosario Sobbrio argomenta che le emergenze dibattimentali impediscono di emettere una condanna nei confronti degli imputati per il reato loro ascritto. Questo perché, sebbene la fattispecie sia stata oggetto di causa e integrata sotto il profilo materiale, almeno per quanto riguarda una parte degli episodi contestati dalla Pubblica Accusa, tale integrazione non si è verificata sotto l’aspetto dell’elemento soggettivo.
Il giudice Sobbrio giustifica l’assoluzione con la formula “perché il fatto non costituisce reato” nei confronti di Giorgio Alì, Domenico D’Agostino, Domenico Filippone, Antonio Marando e Francesco Sculli, ex dipendenti del Comune di Locri. Questi erano stati accusati, in vari modi, di truffa aggravata ai danni dell’amministrazione comunale di Locri.
Il magistrato, basandosi sulle prove emerse durante il dibattimento e la discussione delle parti, sottolinea che la presenza dell’elemento soggettivo, inteso come il dolo di procurarsi un ingiusto vantaggio patrimoniale ai danni dell’Ente Pubblico, è esclusa. Questa esclusione è supportata, da un lato, dal fatto che tutti gli imputati svolgevano le proprie mansioni oltre l’orario di lavoro e anche nei giorni non contrattualmente previsti, compresi i giorni festivi. Dall’altro lato, il giudice fa notare che non è emerso che gli imputati avessero mai richiesto un compenso economico, come straordinari, per tali attività.
Print Friendly, PDF & Email