Sindaco Siderno critica Autonomia Differenziata: rischio disuguaglianze. Appello a Mattarella per fermare “scempio” nel Sud Italia.
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Il Sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, ha espresso con fermezza la sua opposizione al progetto di legge sull’Autonomia Differenziata, promosso da Calderoli e sostenuto dalla maggioranza di destra. Nella sua dichiarazione, Fragomeni critica aspramente l’utilizzo di termini ambigui per nascondere la vera natura dell’iniziativa e afferma che la legge rischia di danneggiare irreparabilmente il Sud Italia, aggravando le disuguaglianze interne.
La sindaca evidenzia il parere unanime di studiosi, ricercatori, analisti ed economisti, che concordano sul fatto che l’Autonomia Differenziata, nella sua forma attuale, rappresenterebbe una minaccia per i progetti di sviluppo del Sud. La Fragomeni prevede conseguenze gravi sulla disponibilità di risorse per la Calabria e altri enti locali, sottolineando che saranno costretti a gestire un aumento di responsabilità con risorse significativamente ridotte.
Particolarmente preoccupante è la prospettiva di un ulteriore squilibrio nei servizi essenziali come la sanità, l’istruzione, gli asili nido e altri servizi fondamentali. La sindaca mette in luce la disparità che ne deriverebbe, evidenziando il rischio che i giovani del Sud avranno meno opportunità rispetto ai loro coetanei del Nord, a causa delle limitate risorse disponibili.
La Fragomeni conclude la sua dichiarazione appellandosi al Capo dello Stato, il presidente Mattarella, chiedendogli di intervenire per fermare l’approvazione del progetto di legge. Rivolgendosi direttamente a Mattarella, la sindaca esorta il presidente a considerare le conseguenze negative sulla mobilità giovanile, la desertificazione dei piccoli borghi e le difficoltà aggiuntive per i malati nel Sud, sottolineando l’importanza di preservare l’idea originaria di un’Italia in cui tutti i cittadini godano degli stessi diritti e opportunità. Concludendo, la Fragomeni invoca il presidente a fermare ciò che definisce “barbarie” e a richiamare coloro che minacciano i sogni delle generazioni future.
