Gio. Mag 2nd, 2024

L’Alta Velocità tra Incertezze e Dibattiti: Fondi Incompleti e Tempi Prolungati per il Lotto Calabrese nel 2031

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Nella realizzazione del progetto di Alta Velocità ferroviaria, l’unica certezza è la vivace discussione che suscita sul territorio, mentre il resto è avvolto nell’incertezza. Il dibattito è acceso, i finanziamenti incerti e i tempi sembrano protrarsi indefinitamente.

Il primo tratto in cui l’Alta Velocità farà la sua comparsa in Calabria attraverserà i comuni di Tortora e Praia a Mare. Questa sezione è parte del sublotto che ha inizio a Romagnano, e per quanto riguarda i fondi, “l’intervento non è completamente finanziato per la fase realizzativa, ma solo parzialmente a valere sul Contratto di programma investimenti.” La relazione conclusiva del coordinatore Roberto Zucchetti indica che “Rfi ha evidenziato i fabbisogni necessari per garantire la completa copertura finanziaria dell’opera.” Tuttavia, i tempi di attuazione mostrano uno sbilanciamento tra il tratto campano e quello calabrese.

Il cronoprogramma prevede l’attivazione dell’intero lotto Battipaglia-Romagnano entro il 2026, rispettando i vincoli del Pnrr. Per la parte calabrese, invece, si prevede l’attivazione in fasi, ma non prima del 2031, “in funzione della completa copertura finanziaria dell’opera.” Mentre l’orizzonte finanziario è incerto, l’avvio dei lavori è posticipato di otto anni.

Le questioni emerse durante il dibattito pubblico indicano, secondo Zucchetti, “una difficoltà delle comunità locali a lavorare insieme per cogliere le opportunità che la nuova linea potrà offrire.” Viene sottolineato anche l’interferenza di “gruppi di pressione” che cercano di far prevalere il proprio punto di vista anziché sviluppare sinergie.

Zucchetti mette in luce anche le criticità nel tracciato che alimentano le polemiche: “Un elemento di difficoltà, in parte strumentalizzato da alcuni oppositori, rimane l’incertezza che caratterizza il tracciato che la linea seguirà a valle di Praia a Mare, incertezza che attiva i rappresentanti e i gruppi di pressione dei territori che temono di essere penalizzati dalle scelte che appaiono oggi più probabili.”

Alcune associazioni hanno addirittura chiesto la sospensione temporanea del dibattito pubblico, poiché manca “la minima certezza di quella che sarà la prosecuzione dell’opera.” La discussione potrebbe influenzare negativamente anche i territori al momento non interessati dal passaggio della nuova infrastruttura.

Nell’area di Tortora, i dubbi riguardano soprattutto la sostenibilità ambientale del tracciato, con preoccupazioni espresse dal consigliere comunale Pasquale Lamboglia. La relazione conclude con l’invito a fermare il dibattito, evidenziando l’importanza di valutare attentamente gli aspetti di un’opera di cui ancora non si conosce lo sviluppo completo.

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