Mer. Mag 1st, 2024

Un totale di 188 persone è stato rinviato a giudizio al termine dell’udienza preliminare dinanzi al giudice per l’udienza preliminare distrettuale di Catanzaro, Paolo Agosteo. Queste persone sono coinvolte nelle indagini denominate Olimpo, Imperium e Maestrale-Carthago della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro, tutte riunite in un unico procedimento. Un nuovo maxiprocesso è atteso di fronte ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia, a partire dal 14 marzo. Inoltre, 91 imputati hanno optato per il rito abbreviato, con il processo che avrà inizio il 12 febbraio. Quattro imputati, inclusi Salvatore Ascone, Domenico Iannello, Giuseppe Mazzitelli, e Salvatore Pititto, affronteranno il processo davanti ai giudici della Corte d’Assise di Catanzaro, accusati degli omicidi di Maria Chindamo e Angelo Corigliano.

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Tra gli imputati che hanno ottenuto il processo con rito abbreviato ci sono anche i collaboratori di giustizia Antonio Accorinti, Onofrio Barbieri e Pasquale Alessandro Megna, insieme a figure di spicco dei Mancuso come Francesco alias “Bandera”, Francesco e Antonio La Rosa, e l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia. D’altra parte, chi sarà processato con rito ordinario include nomi di rilievo delle cosche di ‘ndrangheta come Rocco Anello, Tommaso Anello, Luigi Mancuso e Domenico Bonavota.

Anche professionisti come i fratelli Stillitani, Emanuele e Francescantonio, l’ex direttore generale del Dipartimento Turismo della Regione Calabria Pasquale Anastasi, Rodolfo Bova, Cesare Pasqua, Francesco Sabatino e Giacomo Franzoni, tra gli altri, affronteranno il processo.

L’inchiesta “Olimpo” ha messo in luce presunti interessi della ‘ndrangheta nel settore turistico del Vibonese, coinvolgendo 56 persone e 78 indagati. “Maestrale-Carthago” ha indagato sulle aree geografiche di interesse delle ‘ndrine nel territorio vibonese, mentre “Imperium” ha esaminato le ingerenze dei clan vibonesi, in particolare il clan Mancuso, nel settore turistico sulla Costa degli Dei.

L’avvocato della famiglia Chindamo, Nicodemo Gentile, ha commentato il rinvio a giudizio di Salvatore Ascone, sottolineando che il processo inizierà il 14 marzo dinanzi alla Corte d’Assise di Catanzaro, affermando: “Noi non dimentichiamo”.

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