Nel cuore dell’ospedale di Locri, 25 letti di ultima generazione tecnologica giacciono inutilizzati nel deposito, mentre altrettanti cittadini soffrono la mancanza di cure adeguate. L’utilizzo di questi avanzati dispositivi potrebbe alleviare le pene di chi attualmente è costretto a rimanere in piedi o seduto su sedie diroccate.
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La situazione diventa ancor più drammatica per coloro che, già afflitti dalla malattia, vengono respinti dal ricovero a causa dell’assenza di posti letto disponibili. Una spiegazione definita “indegna e criminale” viene fornita dalla direzione strategica dell’ospedale, che adduce la mancanza di collaudi da parte dei tecnici incaricati.
Il presidente del tribunale dei diritti del malato e del cittadino, avv. Pino Mammoliti, denuncia l’inerzia perpetuata dal silenzio dei sindaci della Locride e l’indifferenza delle forze dell’ordine. Mammoliti sottolinea che basterebbe un segnale da parte di un sindaco, un carabiniere, un poliziotto o un finanziere al Prefetto o al Procuratore della Repubblica per risolvere la situazione in meno di ventiquattro ore.
L’appello urgente del presidente Mammoliti mette in luce la necessità di un intervento tempestivo delle autorità locali e delle forze dell’ordine per garantire che queste risorse cruciali vengano impiegate per il bene della comunità, assicurando cure dignitose a chi ne ha bisogno.
