Lun. Apr 29th, 2024

Il procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha richiesto il rinvio a giudizio di 80 indagati nel contesto dell’inchiesta sulla cosca degli zingari a Catanzaro. Il giudice per le indagini preliminari Chiara Esposito ha fissato l’udienza preliminare per l’8 febbraio.

Continua dopo la pubblicità...


JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Gli accusati, tra cui Luigi Vecceloque Pereloque, Massimo Bevilacqua, Luciano Bevilacqua, Vincenzo Berlingeri, Domenico Passalacqua, Ernesto Bevacqua, Massimo Berlingeri, sono ritenuti esponenti del clan Passalacqua/Bevilacqua, sottoposto al controllo della ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto.

Le accuse comprendono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, procurata inosservanza della pena, reati in materia di armi, ricettazione, rapina, furto, e corruzione. L’inchiesta include anche il traffico di sostanze stupefacenti, collegato alla famiglia Mannolo di San Leonardo di Cutro, che aveva una base logistica per il rifornimento e l’occultamento della cocaina. I legami di parentela tra la famiglia Mannolo e i Passalacqua di Catanzaro hanno facilitato questa connessione.

Nell’inchiesta è coinvolto anche un assistente della polizia penitenziaria, Domenico Sacco, accusato di favorire lo spaccio di cocaina attraverso condotte attive e passive, fornendo un contributo decisivo all’organizzazione garantendo assistenza e veicolando messaggi ai detenuti nella casa circondariale di Siano. La corruzione è tra i reati contestati, poiché Sacco avrebbe ricevuto denaro e altre regalie per agevolare l’ingresso di beni non consentiti o veicolare messaggi in carcere.

Print Friendly, PDF & Email